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Quando l’arte diventa prevenzione: a Roma la seconda edizione di FarmaCrea
Progetti e iniziative
di redazione
In occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS, al Museo MAXXI di Roma si svolge la seconda edizione di FarmaCrea, l’appuntamento promosso da MondoFarmacia, associazione di farmacisti indipendenti senza scopo di lucro, che porta in dialogo discipline apparentemente lontane: prevenzione sanitaria, formazione professionale e linguaggi dell’arte contemporanea. Un connubio sempre più necessario, soprattutto quando si affrontano temi che richiedono attenzione, sensibilità e capacità di comunicazione trasversale. L’arte si fa strumento per raccontare senza filtri il corpo, il rischio, la cura e la vulnerabilità, generando un coinvolgimento immediato e profondo.
Al centro della serata dell’1 dicembre, intitolata Malattie sessualmente trasmissibili: il ruolo del farmacista in prevenzione e terapia, c’è l’idea che la cultura possa farsi veicolo privilegiato per diffondere consapevolezza, rompere tabù e favorire un approccio più informato e responsabile alla salute sessuale. Una convinzione che guida l’intera progettazione dell’evento, dal convegno scientifico ai materiali audiovisivi prodotti per l’occasione, fino all’intervento degli artisti invitati.
Il programma, patrocinato dall’Ordine dei Farmacisti di Roma e moderato dal dottor Antonino Annetta, riunisce figure di riferimento nell’ambito medico, come Carla Bruschelli, internista e docente all’Università La Sapienza, e Monica Calcagni, ginecologa e divulgatrice digitale molto attiva sui temi della sessualità. A loro si affiancano i brevi video prodotti dalla Commissione scientifica MondoFarmacia, pensati per restituire in modo accessibile e diretto l’impatto del farmacista nella prevenzione e nella presa in carico delle infezioni sessualmente trasmesse.
Accanto al piano informativo e formativo, FarmaCrea costruisce però un secondo livello di lettura, attraverso la creatività contemporanea.Nella performance Principio attivo di Viola Pantano si parte dall’elemento che cura: il gesto artistico diventa qui una forma di attivazione sensibile, capace di intercettare ciò che spesso sfugge alla sola comunicazione scientifica.

È in questa direzione che si colloca anche la mostra che accompagna l’evento, con opere di videoarte, pittura, fotografia e ricerca visuale, che affrontano i temi della fragilità, della resistenza, dell’identità e delle ferite sociali. In esposizione, lavori di autori affermati come Massimo Scognamiglio ed Elena Ketra, che presenterà la serie Utereyes, proseguendo la sua ricerca incentrata sui temi dell’autodeterminazione, dell’identità di genere e dell’attivismo. In esposizione anche il reportage di Claudio Papetti realizzato in Ucraina durante i primi mesi di guerra e un video di Mattia Viselli, editor e visual artist.
A emergere è una visione chiara: la prevenzione non può limitarsi ai contesti clinici. Ha bisogno di mettere in relazione conoscenze scientifiche e immaginazione collettiva. FarmaCrea vuole costruire questo spazio: un ambiente in cui farmacisti, artisti, medici e pubblico condividono le proprie sensibilità, facendo dell’arte ma un alleato concreto nella lotta contro l’AIDS e le altre malattie sessualmente trasmissibili.












