10 gennaio 2022

The Rooom è la nuova concept agency di Bologna dedicata a sostenibilità e arte

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A Bologna apre The Rooom, nuovo studio di comunicazione dedicato al dialogo tra sostenibilità e arte contemporanea: si parte con una collettiva di sette artisti

Avrà sede nella suggestiva cornice storica di Palazzo Aldrovandi Montanari, a Bologna, e sarà dedicata al dialogo tra sostenibilità ambientale, innovazione, creatività e responsabilità sociale, attraverso il linguaggio dell’arte: si tratta di The Rooom, la nuova concept agency che aprirà il 19 gennaio 2022, nei giorni che, se non si fosse messa di traverso questa nuova ondata pandemica, avrebbero dovuto essere segnati da Arte Fiera e da Art City. Il palinsesto culturale e artistico, ideato e diretto da Giorgia Sarti, partner and Cultural Curator di The Rooom, partirà con “Il cerchio spezzato”, mostra a cura di Eleonora Frattarolo. Il progetto espositivo, aperto al pubblico dal 19 gennaio al 1 aprile 2022, si articolerà in un percorso che vedrà coinvolti sette artisti le cui ricerche sono incentrate su tematiche ambientali dai risvolti di urgente attualità: Rufoism, Paolo Migliazza, Angelo Maisto, Luciano Leonotti, Andrea Valsecchi, Silvia Zagni, Edoardo Sessa.

Marco Tina, Monica Traversa, Elisabetta Tonali e la stessa Giorgia Sarti sono i fondatori di The Rooom, lo studio di comunicazione che accompagnerà le imprese del territorio nella creazione di piani di comunicazione e contenuti dedicati alla valorizzazione e promozione dei principi di sostenibilità e inclusione, attraverso la collaborazione con professionisti e talenti creativi che esprimono un chiaro impegno verso il raggiungimento di uno sviluppo equo e responsabile. «Il team di The Rooom lavorerà per sviluppare strategie, idee e progetti per il raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality e social neutrality, nel rispetto delle diversità, delle pari opportunità e della solidarietà all’insegna dell’inclusione», spiegano da The Rooom.

«Il percorso culturale e artistico di The Rooom sarà finalizzato alla sensibilizzazione su tematiche sociali, ambientali ed economiche per la diffusione di valori etici e comportamentali e l’apertura ad un dialogo costruttivo tra persone, imprese, istituzioni e operatori culturali. Proporremo contenuti culturali attraverso il linguaggio, puntuale e trasversale dell’arte contemporanea che avrà un ruolo significativo nel promuovere valori e obiettivi», ha spiegato Sarti. «Collaboreremo con artisti che incentrano la loro ricerca sulla denuncia e sensibilizzazione di aspetti propri del vivere sociale e del rispetto per l’ambiente, al fine di innescare una nuova presa di coscienza nel pubblico che ci seguirà. A tal fine, creeremo un palinsesto di mostre, incontri, laboratori e iniziative volti a creare un network di persone che condividono propositi e finalità nell’interesse comune di diffondere e perseguire valori e comportamenti equi e solidali».

Silvia Zagni

All’interno di The Rooom sarà presente anche uno spazio espositivo e culturale, “The Rooom Lab”, il cui perno, oltre a talk e incontri, sarà l’arte contemporanea. Le tematiche ambientali e di sostenibilità sociale saranno al centro della mostra “Il cerchio spezzato”, che inaugurerà il programma culturale di The Rooom, proponendo sculture, dipinti, disegni, installazioni e fotografie. «Con l’avvento dell’Antropocene, il millenario e complesso sistema di relazioni biologiche della Terra subisce profonde alterazioni climatiche e geologiche, che ne mettono in pericolo la vita stessa», ha spiegato Frattarolo.

Angelo Maisto

«In contrasto con il basilare buon senso animale di sopravvivenza che tende a proteggere la propria casa, il proprio habitat, la propria specie, l’Uomo sfrutta ed erode le risorse del Pianeta in modo irreversibile seguendo modelli economici e culturali ormai insostenibili. Dalla metà degli anni ’60, in coincidenza con una più vasta diffusione dell’Ecologia, l’arte rappresenta con differenti linguaggi e sensibilità le mutazioni, le problematiche, le contraddizioni del rapporto tra Uomo e Natura, di cui egli tuttavia è parte, pur avendo la presunzione di credersi altro da essa», ha concluso la curatrice della mostra.

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