18 dicembre 2012

Fino al 27.I.2013
 Natività e nascite laiche. Appunti di dialogo tra iconografia sacra e visioni contemporanee Ameno, Museo Tornielli

 
Tra antiche icone e video art il nuovo progetto di Asilo Bianco al Museo Tornielli s'interroga sulla persistenza dell'iconografia sacra della Natività nei linguaggi del contemporaneo -

di

La maternità implica un atto di estremo coraggio di cui la nascita rappresenta la naturale conseguenza. L’atto del venire al mondo è un evento che, collocandosi tra sacro e profano, ha ormai saturato l’immaginario comune. «Le natività delle chiese d’Italia stanno sul fondo della retina e della coscienza di tutti», afferma Francesca Pasini, curatrice della mostra, ammiccando ad un’idea edulcorata e a tratti mistica della nascita stessa.

Ma la prospettiva si ribalta quando si apre il dialogo tra l’iconografia più tradizionale e il suo contraltare contemporaneo. “Natività e nascite laiche”, un progetto dell’Associazione Asilo Bianco, propone così un percorso di coesistenza tra i temi classici legati alla Natività e le nuove possibilità semantiche che essa viene ad assumere, alla ricerca di un significato ultimo che scaturisca dall’incontro tra il profondamente sacro e l’intimamente umano. L’arte stessa ponendosi come germinazione della cultura, diviene il pretesto per riflettere su un tema antico quanto il mondo.

Madri e Madonne di Carlo Dolci, Taddeo Zuccari e Gaetano Previati vengono esposte nelle sale del Museo Torniello di Ameno in sincronia con video e fotografie contemporanee. Se Vanessa Beecroft (Genova, 1969) e Shirin Neshat (Qazvin, 1957) interpretano la nascita come punto di congiunzione tra culture, come luogo dell’incontro, e Margherita Morgantin (Venezia, 1971) ripropone uno studio sull’icona, Ottonella Mocellin (Milano 1966) e Nicola Pellegrini (Milano, 1962) in Generalmente le buone famiglie sono peggiori delle altre (2010), s’interrogano sul confine tra biologia e biografia della genitorialità, affrontando con estrema delicatezza il tema dell’adozione.

Alberto Garutti (Galbiate, 1948) con il reportage Dedicato ai bambini nati nel 2000 (2003), tenta una ricognizione sulle “sacre famiglie” contemporanee, mentre Marzia Migliora (Alessandria, 1972) ripropone un progetto esposto al CESAC di Caraglio nel 2006, Talk to me, definendo il momento della nascita, o quello ancor precedente del concepimento, come disvelamento di trame, scoperta dell’altro e recupero di un’identità.

Questi solo alcuni momenti di un racconto a più voci cui partecipano anche Elizabeth Aro (Buenos Aires, 1961), Eva Frapiccini (Recanati, 1978), Liliana Moro (Milano, 1961) e Traslochi Emotivi in un dialogo aperto con Pietro da Cortona, Antonio Balestra, Pier Francesco Mola e Mosé Bianchi.

La nascita è per Francesca Pasini evento, ovvero «sedimentazione culturale profonda e diffusa», prima ancora che iconografia e concetto socio-antropologico.

Ecco che “Natività e nascite laiche” non diventa solo una raccolta di appunti del dialogo tra iconografia sacra e visioni contemporanee, ma la proposta concreta di un censimento sul contemporaneo in rapporto alle modalità di rappresentazione attorno ad un tema classico, quale appunto quello della nascita.

Sara Panetti

mostra visitata il 26 novembre 2012

dal 18 novembre 2012 al 27 gennaio 2013

Natività e nascite laiche. Appunti di dialogo tra iconografia sacra e visioni contemporanee


Museo Tornielli

Piazza Marconi 1 – (28010) Ameno (No)


Orari: giovedì, venerdì, sabato, domenica 15 – 18.30. Nel periodo natalizio: 27 – 28 – 29 – 30 dicembre | 3-4-5-6 gennaio 2013


Ingresso libero

Info: tel. 0322 998717, info@asilobianco.it, www.museotornielli.it, www.asilobianco.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui