23 dicembre 2012

Fino al 3.III.2013 Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano in mostra (1912-2012) Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro

 
Quando gli artisti si mettono dietro la telecamera il film non è più una cosa certa. In movimento non sono solo le immagini, ma anche l’idea stessa di cinema. E soprattutto lo sguardo -

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È un percorso coinvolgente attraversare le oltre venti sale del Complesso Monumentale San Giovanni, nel centro di Catanzaro, distribuite in due piani, per immergersi dentro un secolo di quello che è il cinema d’artista italiano, tra film, video, installazioni, tele, fotografie, disegni, bozzetti, oggetti e sculture nella mostra “Lo Sguardo Espanso”, curata da Bruno di Marino, Andrea La Porta, e Marco Meneguzzo, un progetto complesso e articolato della Fondazione Rocco Guglielmo e del Comune di Catanzaro.Una storia di un secolo che parte dal Futurismo, da Ginna e Corra, i primi a fare cortometraggi dipingendo direttamente sui fotogrammi della pellicola, attraversa il lavoro di una cinquantina di artisti, con trecento opere e arriva fino ai nostri giorni. Centrale è l’evoluzione dell’immagine in movimento, che sperimenta nuovi spazi – crocevia di linguaggi fatti da tecnica, ricerca, materia, e visione – con domande che non pretendono risposte definite, come avvertono i titoli stessi delle opere: La verifica incerta, di Gianfranco Baruchello, film montato da 150 mila metri di materiale cinematografico destinato al macero, con schemi di montaggio inediti, dove la sceneggiatura come punto d’arrivo e non di partenza, il primo grande blob, datato anni Sessanta. Oppure Teoria dell’incertezza di Andrea Granchi, indagine fatta da un’inquadratura fissa su oggetti immobili, che diventano animati, o meglio vivi, passando da luci e ombre. Poi Movimenti di un tempo impossibile di Zapruder, quattro meteorologie in un unico piano sequenza. Sempre ricerca con Paolo Gioli che sfocia nel “film stenopeico”, quello particolare de L’uomo senza macchina da presa, per fare immagini in movimento con una cinecamera semplice e artigianale, costruita dall’artista stesso, che poi decide di partire dal piccolo e semplice foro di un bottone (il famoso bottone stenopeico), per osservare la scrittura della luce, alternando e identificando processo fotografico con quello filmico.

Per Umberto Bignardi il cinema oltre lo schermo piatto è il Rotor, che diventa un grande schermo cilindrico ruotante, un mezzo per proiettare e rimandare le immagini sulle pareti della sala, e crea così un doppio movimento nello spazio. Tre schermi, cinque tappeti sono l’ambiente ideale per il cinema espanso di Mario Schifano che occupa una sala intera. Poi Luca Patella, Franco Angeli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Carmelo Bene, Cioni Carpi, Lele Luzzati, Bruno Munari, Chiara Dynys, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Daniele Puppi, Rosa Barba, Zapruder solo per citarne alcuni, sempre alle prese con modalità di percezione ampliate rispetto ai codici del normale schermo tradizionale. «Stiamo cercando di portare la mostra anche in altri luoghi – sottolinea Rocco Guglielmo – “Lo Sguardo Espanso” si lega alla precedente mostra della Fondazione, “Corpo Elettronico”, che ha avuto un pubblico di circa 4mila visitatori, un numero importante per una città come Catanzaro, fuori dai circuiti tradizionali. Sono convinto che sia cambiato il modo di fruire l’arte contemporanea da parte del pubblico, che oggi vuole esser stimolato, incuriosito, interessato da quello che vede. Ed è quello che stiamo cercando di fare».

Bettina Bush

    

dal 30 Novembre 2012 al 3 Marzo 2013

Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano in mostra (1912-2012)

Complesso Monumentale del San Giovanni

Corso Mazzini 4 – (88100) Catanzaro

Orari: da martedì a domenica 10-20

Info: 0961 745517, www.fondazioneroccoguglielmo.it

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