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Se n’è fatto un gran parlare per mesi. E ora se ne può iniziare a sapere di più. In attesa di un approfondimento già probabilmente sul numero di novembre di onpaper. Di cosa stiamo parlando? Di Roma – the road to contemporary art, la “international art fair” che si terrà nella capitale dal 26 al 29 aprile del 2007. Una fiera non-fiera che mira a proporre una nuova tipologia di evento fieristico alternativo rispetto alle kermesse cui siamo ormai abituati e che si svolgono con criteri ripetuti in tutto il pianeta. Exibart è in grado di anticiparne alcune delle caratteristiche salienti. Innanzitutto si tratterà di una curated fair. Non un evento meramente market orientend, di un qualcosa a metà strada tra una fiera ed una mostra. La road to contemporary art si snoderà attraverso tre eccezionali location romane: le Terme di Diocleziano, il Palazzo Venezia ed il complesso di Santo Spirito in Saxia. La prima in zona Stazione Termini, la seconda nel cuore del centro storico, la terza presso il Vaticano. Strategia anche turistica per una fiera che punterà molto anche al turismo di qualità. Passiamo agli espositori. “Saranno un centinaio e puntiamo esclusivamente al top internazionale” dichiarano gli organizzatori impegnatissimi in questi mesi a definire gli ultimi tasseli. Il target sarà un moderno – contemporaneo, con “pochissimi e selezionatissimi giovani che si meriteranno di stare tra le migliori gallerie del mondo”.
[exibart]










i nomi, vogliamo i nomi dei partecipanti! fateli sti nomi!
importante!per favore, date altre notizie al più presto.
Ci mancava solo questa a Roma per diventare veramente Capitale. Aspide che roba, questa è proprio grossa…
quattro fiere(milano,torino,bologna ed ora roma), e solo in italia! ma quanto dobbiamo dobbiamo lavorare noi artisti per tener il ritmo? calcolato anche che “a tempo perso” ci son pure le mostre! tutti questi eventi distraggono la qualità nella ricerca.pensateci.
Più fiere si realizzano, più scambi artistici/culturali si creano. Però senza esagere con le proposte, i “già visti” e i classici! Fate sapere dove questi “selezionatissimi giovani” possono trovare luogo ed espressione!