10 ottobre 2013

“Altari Profani” e trent’anni di collezione visti in una dimensione del “micro”. Sensus domani riapre la stagione, con tre mostre e sedici nuovi artisti

 

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Mischiarne 16, con quelli di una vita. Si apre domani a Firenze, da Sensus di Claudio Cosma, il nuovo progetto espositivo della stagione, la mostra-perno intorno alla quale ruoteranno tutte le attività dell’autunno 2013. Un mix di “Altari Profani”, questo il titolo, di qualcosa come 60 artisti collezionati in tre decenni, che saranno “ibridati” con, appunto, 16 giovani aggiunti oggi: Emanuela Ascari; Emanuele Baciocchi; Alessandra Baldoni; Michele Chiossi; Isabelle Corniere,Giovanni Gaggia; Hoya Pallida; Francesca Longhini; Antonio Lo Pinto; Emanuela Mancioppi; Filippo Manzini; Ilaria Margutti; Virginia Panichi; Tan RuYi; Arianna Vanini e Adrianna Wallis.
«Il titolo sta a rimarcare l’attitudine diffusa di costruire, nelle proprie case, su mensole ma anche sugli scaffali delle librerie, sui marmi dei trumeau, sui pianoforti gran coda, sui tavolini da fumo, quelle rappresentazioni delle proprie vite come sono state o come avrebbero potuto o dovuto essere. Nel mio caso mancano le foto con le Altezze Reali, con Niki Lauda, Tina Turner, tutte con dedica, quelle sulle tolde dei panfili, le porcellane di Meissen, le maschere africane, le scalate del Ruwenzori, io sulla Isotta-Fraschini di mia zia, il reperto etrusco e gli altri feticci frutto della compulsione umana a riempirsi degli inutili oggetti prodotti in serie dall’industria, che concorrono alla trance domestica» spiega, con particolare ironia, il collezionista fiorentino.
Che anche stavolta gioca in contropiede, rimettendo il contemporaneo “non istituzionale”, al centro delle attività fiorentine, ancora una volta infilando il dito nella piaga del rapporto pubblico-privato. Ma oltre agli “Altari Profani”, a questa serie di “reperti” visibili sottoforma di una interminabile sequenza circolare e senza indicazioni di nomi, per purificarli da reputazioni e meriti, ad un’altezza di quasi un metro e mezzo da terra, sarà visibile, fino al prossimo novembre anche Hamlet in the jungle (to be or not to be an ape), il progetto “micro” di Daniele Nannini per la vetrina di Sensus in piazza Mino a Fiesole, mentre domani insieme agli “Altari” nello spazio di viale Gramsci a Firenze sarà in scena anche Marika Marchese, con la mostra personale “La Cura”.

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