30 aprile 2004

Aperte le iscrizioni per gli workshop di FoianoFotografia

 

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Dal 26 giugno all’11 luglio 2004 il Comune di Foiano della Chiana (Arezzo) ospiterà FoianoFotografia, rassegna fotografica giunta quest’anno alla sua sesta edizione.
Dodici mostre fotografiche, allestite in prestigiosi palazzi e complessi monumentali del centro storico, dedicate a fotografi di fama internazionale e a talenti emergenti in via di selezione. Il tema comune: Reportage: la realtà raccontata.
Sono inoltre aperte le iscrizioni agli workshops tenuti da Francesco Paolo Cito, Maurizio Galimberti, Giovanni Cozzi e Claudio Marcozzi.
FoianoFotografia è inoltre una delle manifestazioni che collaborano con la F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazione Fotografiche) nella prima edizione di “PORTFOLIO 2004”, iniziativa volta ad individuare il Portfolio più apprezzato dell’anno 2004.


Info: www.foianofotografia.com
anna@foianofotografia.com


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1 commento

  1. FRANCESCO CITO

    Workshop dal 28 Giugno al 4 Luglio 2004

    Titolo “REPORTAGE” Prezzo 450,00

    Francesco Cito,
    è nato a Napoli nel 1949, vive e lavora a Milano. Nel 1972 arriva a Londra con l’intenzione di frequentare una scuola di fotografia, poi decide di farsela da solo la scuola e nel 1975 comincia a collaborare, da indipendente, al Sunday Times Magazine e all’Observer Magazine. Dopo il viaggio in Afganistan, nel 1982-83 realizza un servizio sulla camorra a Napoli pubblicato in tutto il mondo. Nel 1986 va in Palestina, nel 1990 in Arabia Saudita per il Venerdi di Repubblica dove torna allo scoppio della guerra con l’Irak. In Italia ha ripreso storie di mafia, ma anche avvenimenti come il Palio di Siena. Nel 1995 e 1996 è stato tra i vincitori del World Press Photo.

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    GIOVANNI COZZI

    Workshop dal 2 Luglio al 4 Luglio 2004

    Titolo Glamour & Nudo “BELLEZZA E LUCE” Prezzo 400,00

    Il workshop sarà ambientato in una casa colonica del 1750 completamente restaurata con piscina ed ampio giardino. 2 modelle guidate dal famoso fotografo Giovanni Cozzi lavoreranno in interni ed esterni della casa.

    Giovanni Cozzi,
    nato a Roma nel 1959, inizia a fotografare giovanissimo grazie ad un padre fotoamatore.
    A 20 anni lascia gli studi universitari in Architettura per dedicarsi completamente alla fotografia, occupandosi in prevalenza di ritratto d’artisti, musicisti e attori e di fotografia di scena.
    Inizia la collaborazione con le principali testate giornalistiche italiane.
    Entra poco dopo in una agenzia fotogiornalistica romana, per poi fondarne con altri colleghi una propria.
    Dal 1989 si occupa esclusivamente della figura femminile, alternando il ritratto glamour di personaggi dello spettacolo al nudo ed alla fotografia di moda e pubblicitaria.
    Collabora stabilmente alla felice stagione editoriale delle testate MODA e KING, conclusasi nel 1995, elaborando uno stile riconoscibile e personale. Nel 1993 vince ad Arles il premio Kodak “Young European Professional Photographer”.
    A tutt’oggi lavora per molte testate italiane e straniere, con particolare riferimento ai femminili Rizzoli ed alla catena internazionale di Max, per il quale continua a realizzare numerose copertine.
    Lavora prevalentemente in 35mm. (Nikon) o in 120 (Contax 645).
    da Max – novembre 1999

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    MAURIZIO GALIMBERTI

    Workshop dal 28 Giugno al 4 Luglio 2004

    Titolo ” FOTOINSTANTEMOZIONALDADASGUARDOSO”…BY MAURIZIO GALIMBERTI

    Prezzo 450,00

    Maurizio Galimberti,
    privilegia la fotografia di ricerca attraverso il concetto del ritmo e movimento, tipico di futuristi e cubisti. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux per una ricerca “on the road”. In seguito, da circa dieci anni, usa stabilmente Polaroid. Della stessa diviene rapidamente ideatore dello specifico movimento (vedasi volume “Polaroid Pro Art”).

    Nel 1992 ottiene il prestigioso “Gran Prix Kodak Pubblicità Italia”. Nel 2000 ha realizzato una mostra itinerante, della serie “I Maestri” per KODAK ITALIA, dove esprime un altro dei suoi cardini di ricerca attraverso il frammento del vivere quotidiano caricato di emozione e sentimento, tema della mostra “My Lisboa”.

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    CLAUDIO MARCOZZI

    Workshop dal 5 al 11 Luglio 2004

    Titolo: “L’anima del paesaggio e il paesaggio dell’anima”

    Prezzo 450,00

    La terra di Toscana, cantata dai poeti e dipinta dai più Grandi della Storia dell’Arte, offre uno dei paesaggi più belli del mondo, e sarà la palestra del nostro workshop particolare.

    Claudio Marcozzi,
    Fotografare un paesaggio come si fa un ritratto in studio può sembrare un paradosso, ma è quasi la stessa cosa. Si tratta di lavorare con la luce sul soggetto e sullo sfondo per farne risaltare le caratteristiche somatiche (o geologiche), le rughe del terreno, la dolcezza dei declivi, l’asprezza dei solchi. Per sottolineare dei contorni o per dare importanza ai volumi, per precisare le forme o per esaltare la profondità.
    Chi lavora in studio può disporre le fonti luminose a suo piacimento, ma la situazione è molto diversa per chi lavora sul “campo”. La fonte di luce è una sola e non sempre disponibile. Bisogna aspettare. Quando il nostro tecnico delle luci ha voglia di lavorare è quasi un Dio, ma se non ha voglia … a nulla valgono le pur copiose dosi di insulti e di imprecazioni. Dobbiamo saper aspettare (e questo aspettare è una grande lezione di umiltà e di vita). Bisogna sapere in anticipo quando ci sarà la luce buona, e a volte neanche conta. A volte la luce passa, scivola, corre, si insinua, si propaga, avvolge, sfuma, va. E con la complice ombra fa risaltare la materia.

    In queste situazioni diventa esaltante fotografare il paesaggio, stare all’erta per rubare l’attimo, mentre comunemente si pensa che debbaessere una occupazione del tutto rilassante. È proprio in tali circostanze che si manifesta quel non so che di magico che ci consente di trasfigurare piuttosto che riprodurre semplicemente una porzione di territorio. Ed è così che si può catturare l’anima dell’ambiente che ci circonda, che non è altro che il riflesso della nostra anima.

    Perché il paesaggio finisce con l’orizzonte, ma comincia dentro di noi.

    Claudio Marcozzi

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