28 settembre 2002

Apre nelle Marche un museo dedicato al pittore Fernando Gualtieri

 

di

Talamello, piccolo comune della provincia di Pesaro-Urbino celebra il proprio cittadino vivente più illustre. La chiesa del XII secolo cha ha ospitato un crocifisso di Giotto, è stata ristrutturata e destinata alle opere di grande dimensione donate dall’artista che ristabilisce così un contatto permanente con la sua terra e la sua gente.
Nato a Longlaville nel 1919 da una famiglia italiana (padre riminese e famiglia materna di Talamello) qui emigrata per lavorare nelle miniere, Fernando Gualtieri passa gli anni dell’infanzia e della prima giovinezza a Viserba di Rimini sotto la custodia della nonna Caterina. Il ‘piccolo francese’ come lo chiamano a Viserba di Rimini, manifesta già a scuola le sue straordinarie doti di disegnatore. La guerra lo costringe ad interrompere gli studi, ma la sua dote innata, il suo talento artistico gli vale un lavoro come cartografo in Jugoslavia, sottraendolo così all’impegno militare. Nel 1950 a trent¹anni, dopo una breve carriera come calciatore
della serie A, Gualtieri parte per Parigi ignaro che questo viaggio trasformerà la sua vita e del fatto che non tornerà più a vivere il Italia.
La vita di ‘boheme’ dei primi tempi non è facile, ma l¹affermazione come pittore del reale arriva assieme all¹inserimento a pieno titolo nei circoli culturali e artistici più importanti di Parigi e della Francia che lo lanceranno a livello internazionale consacrandolo maestro dello ‘splendore del reale’.
Lo Splendore del reale è ricreare sotto e da tutte le parti, è rispettare le forme e giocare con loro, è valorizzare l¹essere amato nobilitandolo di giusta luce, è andare all¹essenziale, verso l¹anima del soggetto. E’ ancora essere ‘peccatore di luna’, cogliere il riflesso impercettibile dell’altro, la sua evanescenza e la sua permanenzaS. L¹essenziale, aprire l¹occhio all¹evidenza della luce, senza perdere di vista l¹ombra (Gualtieri).

Gualtieri viene notato al ‘Salon des Indépendants’ nel 1952 da M. Roche, uomo d¹affari americano che gli compera le sue prime 17 tele. A quel tempo il maestro dipingeva in una camera minuscola, senza acqua, in uno spazio così ridotto da dovere uscire sul pianerottolo per avere prospettive e proporzioni.

Nel 1966 Georges Duhamel, dell’Accademia Francese, scriveva: “Fernando Gualtieri ci porta una bella radiosa sorpresa, dedica la sua arte a dipingere tutti gli oggetti: la natura morta, i ritratti, le composizioni“. Questa felice scoperta si è affermata a livello internazionale in Canada, in Cina, in Giappone, negli Stati Uniti, in Europa nei musei, nei centri culturali più importanti dove è conosciuto come il maestro del reale.

Gualtieri, quest’insolito catalizzatore di luce, dipinge il visibile e l’invisibile, il reale e l¹irreale. La sua anima penetra i cristalli, i tessuti ed innumerevoli oggetti. Col passare degli anni, le sue composizioni, sempre di grande misura, diventano via via più potenti ed esultanti. Sembrano create per impreziosire i musei.
Nel 1972 Grazie alla vendita delle sue opere ad un inglese, acquista un negozio di dischi al 132 Bd du Montparnasse per farlo diventare la Glatée Gallery, la sua galleria. L’inaugurazione viene organizzata il 23 aprile 1973 alla presenza del bel mondo della cultura francese, dei collezionisti canadesi, del giornalista Amedeo Montemaggi, moltissima la gente che pazientemente si mette in fila per partecipare all¹evento. Non era una galleria tradizionale, si apriva quando si poteva, si parlava di tutto, era un luogo di incontro di giovani, meno giovani, artisti, intellettuali, studenti. Spesso si fermava anche Michel Simon che abitava nei pressi. Gualtieri fa parte della città, la città lo riconosce come suo figlio.
Più recentemente , nell¹anno 2000, il Giubileo Gualtieri con il patrocinio di Jacques Chirac, presidente della Repubblica Francese e del Ministero della Cultura, che si è tenuto al Carrousel du Louvre a Parigi, nell’ambito del Salon de la Société des Beaux-Arts.


Il sito ufficiale nel quale vi è una buona presentazione delle sue opere:
www.fernandogualtieri.com
Tel. 0549 900124 ­ fax 0549 961417
staff@mktcomunicazione.com


[exibart]

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