02 gennaio 2004

Cantanti pop pittori per solidarietà. Succede a Roma

 

di

note di coloreDomenica 4 gennaio 16 vip (15 big della musica leggera italiana + Dario Ballantini, il Valentino di Striscia) esporranno le loro inedite creazioni pittoriche avendo come fine la raccolta di fondi da destinare alle necessità delle strutture sanitarie pubbliche e degli organismi di ricerca medica. Specificatamente questa iniziativa rivolge particolare attenzione verso gli ospedali pediatrici nel meridione d’Italia.
L’idea nasce da Dominique Fidanza, una esponente delle Lollipop, e dalla pittrice Patrizia Presutti. Da Jovanotti a Gianluca Grignani, passando per i Velvet, Max Gazzè, I Gazosa ed Elisa saranno i pittori dell’iniziativa Note di colore.

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Elisa in mostra a Monfalcone


Christmas Village, Galoppatoio di Villa Borghese
domenica 4 gennaio, ore 20.30
06/68136738 (ingresso ad inviti)


[exibart]

2 Commenti

  1. Tantissimi artisti autentici, tra cui molti professionisti hanno fatto manifestazioni simili senza essere nemmeno presi in considerazione, forse perchè il sistema dell’arte funziona diversamente e addirittura alcuni di loro si sostengono con i lavori più umili. Non hanno nessuno alle spalle che li finanzia, ma vanno rispettati perchè inseguono un qualcosa di vero, di unico, di non riproducibile come è appunto l’opera d’arte. Non vedo perchè questi che sono già dei personaggi (ma la pubblicità non è mai troppa) stanno qui e come mai si dia loro risonanza proprio come se non gli bastasse già il successo che hanno nella vita! E’ be già oggi bisogna fare di tutto. Non sono neanche un granchè nel loro campo e non lasceranno di sicuro tracce nella storia della musica leggera, stando almeno allo stato attuale della loro produzione. Si sa che molti artisti della domenica e mi riferisco a chi già ha un lavoro, decidono di dipingere o di fotografare e quindi fare esposizioni senza avere una minima cognizione della materia, studi o esperienza. Niente di male, perchè in fin dei conti l’arte rimane comunque un urgenza, una necessità, un bisogno dell’anima e tutti hanno il diritto di proporre i loro lavori. Quello che irrita è lo sfruttare la notorietà del proprio nome, l’operazione politicamente scorretta nel dare risonanza a lavori dilettantistici inflazionando un campo difficile come quello della pittura o dell’arte in genere nel quale anche i migliori talenti entrano in sordina. Non ho nulla da obiettare sulla destinazione dei fondi raccolti, questo è nobile, ma allora potevano cantarci una canzone per raccogliere dei soldi, non era la stessa cosa?
    Notizie come questa, non andrebbero prese neanche in considerazione.

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