10 febbraio 2016

Cinquant’anni di gran “Teatro Made in Italy” raccolti in un libro, e sul web. Le presentazioni stasera, a Roma

 

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Il progetto è quello di raccontare mezzo secolo di pratiche performative, attoriali, di scrittura, contigue alle altre arti. 
Si vuole, insomma, ricostruire un intreccio di relazioni che hanno fatto del teatro un crocevia attraverso il quale rileggere l’intera storia della seconda metà del Novecento: i suoi aspetti sociali, le ideologie, le tendenze, i costumi, l’estetica. Il volume prende in esame un fenomeno che ha trasformato radicalmente il pensiero e la pratica del teatro in Italia, in grado di reggere il confronto con le esperienze europee ed americane. 
Parliamo di Teatro Made in Italy 1963-2013, ideato da Valentina Valentini ed edito da Bulzoni, che mette insieme cinque saggi di impianto storico per raccontare i fatti più significativi di un fenomeno artisticamente rilevante, e di tre capitoli tematici, dedicati ai modi compositivi del Nuovo teatro, allo spazio e alle fenomenologie attoriali. 
Come indagare l’attore-autore italiano? Come raccontare dell’utilizzo della luce come potenziale dinamico dell’evento spettacolare e la matrice popolare della formazione dell’attore nel Nuovo Teatro? Anna Barsotti, Cristina Grazioli e Donatella Orecchia sono tre delle voci chiamate a mettere nero su bianco la nuova storia del teatro, che stasera prenderanno parte alla serata insieme all’autrice e a Giorgio Barberio Corsetti, Simone Carella, Riccardo Fazi, Paolo Ruffini, Matteo Antonaci, Stefano Scipioni. Ma non è tutto, perché il libro è collegato ad un sito web www.nuovoteatromadeinitaly.com che raccoglie e mette a disposizione dei lettori una ragionata scelta di documenti su alcuni dei protagonisti e degli spettacoli più significativi del teatro italiano negli ultimi 50 anni. E speriamo aggiornato anche sui prossimi. Appuntamento alle 21, all’Argentina di Roma, ingresso libero.

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