24 maggio 2002

Coldiretti e Papesse insieme per un progetto dell’artista Leni Hoffmann

 

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Agricoltura e arte. Gestione del territorio, tutela del patrimonio paesaggistico ed esaltazione, attraverso l’espressione artistica, di tutto ciò che, ponendosi in relazione con lo spazio esterno, trova dei punti di contatto con il mondo rurale. Uno scambio paritario, quello che emerge dalla collaborazione tra la Federazione Provinciale di Coldiretti Siena e il progetto per il Bookshop del Palazzo delle Papesse di Leni Hoffmann (Bad Pyrmont, Germania, 1962). Ecco alcuni dei punti in comune tra agricoltura ed arte, ed il motivo per cui Coldiretti Siena ha inteso intraprendere una collaborazione “sui generis”, che sottende comunque i significati principali di quelle che possono essere intese come vere e proprie “missioni”: quella artistica e quella rurale. Tanto più se lo scambio ed il legame avvengono con un’artista il cui lavoro riporta ai cromatismi delle nostre colline e, in più, in un momento molto importante per la nostra provincia. L’inaugurazione del progetto di Leni Hoffmann, infatti, è in programma per il 22 giugno 2002, ovvero a meno di un mese dalla data in cui a Siena prende inizio il seminario dell’O.C.S.E. (Organisation for Economic Cooperation and Development) sui temi dello sviluppo rurale (dal 10 al 12 luglio 2002). Un appuntamento importante che è stato voluto dall’O.C.S.E. stessa per analizzare il “modello Siena”: ovvero l’unico territorio che in Italia, in campo vitivinicolo vanta ben 5 docg e 12 doc – tra cui!
nomi celebri nel mondo come il Brunello di Montalcino, Chianti, Vernaccia di San Gimignano e Nobile di Montepulciano – ma che ha già avviato la richiesta per importantissimi riconoscimenti di denominazione di orgine protetta, basti a pensare a quello per la cinta senese, per lo zafferano, la chianina. Un territorio, fonte inesauribile di produzioni tipiche di qualità che, non a caso, viene proposto da quest’importante organismo internazionale quale originale esperienza di sviluppo sostenibile e punto di riferimento per l’evoluzione delle politiche agricole comunitarie e internazionali.
Ed ecco che in questo contesto, in cui la provincia di Siena è addirittura presa a modello di sviluppo rurale, può inserirsi a pieno titolo una sinergia tra agricoltura ed arte.

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