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Se Calvin Klein ha puntato sull’arte da manuale di storia, stringendo una partnership con la Andy Warhol Foundation che sta già portando i suoi frutti, Gucci non rimane certo a guardare ma preferisce qualcosa di ancora più contemporaneo. E cosa c’è di più attuale e fotografabile della street art? Così, dopo i murales di Jayde Fish e di Angelica Hicks, si rinnova la collaborazione con Ignasi Monreal, autore di due nuovi wall, a Lafayette Street, New York, e a Largo La Foppa, Milano, mentre a metà febbraio sarà aperta anche una nuova parete, questa volta a Hong Kong. Lo street artist spagnolo, per la maison di moda che nel 2016 ha fatturato 4.3 miliardi di euro, ha già contribuito alla realizzazione della campagna Gift Giving Gucci e per queste due nuove opere si è ispirato alla linea 2018, con un tocco di ironia molto glamour. A New York, due paia di occhialoni, evidentemente all’ultimo grido, fanno bella mostra sui volti di due donne dall’acconciatura neoclassica, inquadrati in tondi rococò. A Milano, invece, ecco un mash up tra i Coniugi Arnolfini, di Jan van Eyck, e il Giardino delle Delizie, di Hieronymus Bosch, con due personaggi che si tengono graziosamente la mano, vestiti con la nuova collezione disegnata dal vulcanico direttore creativo Alessandro Michele, al quale le incursioni tra rinascimentale e pop devono piacere molto. I murales, eseguiti da Colossal Media, per gli Stati Uniti, e da Urban Vision, per l’Italia, saranno visibili per due mesi. Poi scompariranno, coperti da qualche altra immagine, come capita anche alla street art più modaiola.












