18 giugno 2006

Da Perugia un Pinturicchio inedito. In attesa della grande mostra del 2007

 

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Mentre a Perugia – dopo il grande successo della celebrazione del Perugino del 2004 – si lavora a pieno ritmo per preparare una grande mostra sul Pinturicchio, prevista per la fine del 2007, sempre dal capoluogo umbro giunge una scoperta che contribuisce a ricostruire il percorso dello stesso Bernardino di Betto. Riemerge infatti dopo oltre 500 anni un dipinto inedito – proveniente da una collezione privata – realizzato dal Pinturicchio attorno al 1492 negli appartamenti Borgia in Vaticano. L’opera, recentemente rinvenuta dallo studioso Franco Ivan Nucciarelli, acquisita dal Gruppo Margaritelli e poi affidata alla Fondazione Guglielmo Giordano per promuoverne lo studio e la divulgazione, raffigura un Bambino Gesù benedicente di grande bellezza, delicatamente trattenuto da tre mani che ne svelano l’intima connessione a due altri enigmatici personaggi tagliati fuori dal campo pittorico. Da cui il nome dell’opera: Bambin Gesù delle mani. Ora l’opera viene presentata a Roma presso la sede di Civita, in attesa di essere esposta al pubblico per la prima volta a Perugia – città natale del Pinturicchio – in occasione della mostra Artevita, che prenderà avvio il 16 settembre 2006, in occasione della Notte bianca organizzata dal Comune di Perugia.


Presentazione: Lunedì 19 giugno 2006 – ore 10.00
Associazione Civita – Sala Alinari
Piazza Venezia, 11 – Roma
Info: 3470801451 – 0289054163


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4 Commenti

  1. Non sono un esperto e ovviamente, trattandosi di un inedito, non conosco la tavola (se di tavola si tratta visto che l’articolo non lo dice, magari è un frammento di affresco staccato?)ma non ci vuole molto per capire che all’epoca del Pintoricchio sarebbe stato iconograficamente inconcepibile una raffigurazione di gesù bambino con “misteriose mani” che lo trattengono:ovviamente si tratterà di una semplicissima tavola (o tela o affrasco staccato…)frammentaria, come spesso avviene con le opere antiche che, lungo i vari passaggi di proprietà, per motivi di mercato, venivano tagliate onde ricavarne più “pezzi” da vendere separatamente ottenendo così un maggior utile. Quindi, pur lo ripeto senza conoscere nulla dell’opera, mi sentirei di dire:< >. Perchè dare sempre rappresentazioni falsamente e inutilmente misteriose di cose normali? A me affascinano e creano interesse piuttosto la competenza e l’autorevolezza…

  2. Sono perfettamente d’accordo con Piergiorgio .. oggi purtroppo si sta scendendo l’arte a livelli troppo bassi ; se un campo è sempre stato oggetto di studio per professionisti un motivo ci deve essere …ci vuole conoscenza, pazienza, occhio,ed un immensa cultura per studiare l’arte antica: avranno mai sentito parlare di “iconografie” questa del Pintoricchio non è esistita nemmeno nella fantasia di Berenson ..
    smettiamola con ste mentate alla Codice da Vinci, e con sti enigmi … ci vuole AUTOREVOLEZZA E PROFESSIONALITA’

  3. Cari signori
    mi spiace che ormai sia troppo tardi perchè possiate usufruire del mio consiglio: se siete così interessati, andate a vedere questa tela (o tavola, o affresco staccato che sia)… In fondo, la presentazione la fanno apposta… Ed il nostro compito, che mi pare assolto, è semplicemente quello di informarvi della presentazione medesima…

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