07 luglio 2006

Dalla Biennale al Museo della Scultura Contemporanea. A Gubbio una rassegna che guarda al futuro

 

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Edizione numero 24 per la Biennale di Scultura di Gubbio, a cura di Giorgio Bonomi, che si presenta con molte novità e spunti di interesse. Rassegna un tempo di prestigio internazionale, dopo qualche anno di appannamento pare aver trovato lo slancio per riproporsi ad alti livelli, pensando anche alla creazione di un museo permanente che superi l’effimero biennalesco. E lo fa innanzitutto strutturandosi in tre sezioni. La prima delle quali propone appunto la collezione del costituendo Museo della Scultura Contemporanea, e le nuove acquisizioni che ne faranno parte alla conclusione della manifestazione. Una mostra che prevede un nucleo di sculture presentate in interni – in attesa di una sede definitiva, in questa occasione nel Palazzo Ducale, Arconi del Palazzo dei Consoli, Palazzo Pretorio e Palazzo del Turismo -, con artisti come Getulio Alviani, Enrico Castellani, Leoncillo Leonardi, Arnaldo Pomodoro, Sol LeWitt, Nicola Carrino, Luigi Mainolfi, Giuseppe Uncini. Fra le opere che entreranno nelle collezioni quant’anno quelle di Giuseppe Maraniello, Agapito Miniucchi, Bruno Ceccobelli, Luca Maria Patella, Antonella Zazzera. Il nucleo presentato in esterni – presso il Parco Ranghiasci -, propone fra l’altro lavori di Eliseo Mattiacci, Julio Le Parc, Mauro Staccioli. Una sezione della biennale umbra prevede un omaggio monografico, che per questo 2006 è dedicato a Giuseppe Spagnulo. Negli spazi medioevali della città sono collocate 8 grandi sculture in ferro, tipiche della sua poetica produzione, mentre gli Arconi di Palazzo dei Consoli ospitano le opere di misure più contenute e quelle in terracotta, materiale fra i prediletti da Spagnulo, assieme al ferro. L’Omaggio è accompagnato da un catalogo con scritti di Giorgio Bonomi e di Bruno Corà. Spazio infine ai giovani con una sezione dedicata alle Accademie, che prevede rapporti con istituzioni di alta formazione degli artisti, italiane e straniere. Per questa prima esperienza si comincia con l’Accademia “Pietro Vannucci” di Perugia, i cui allievi saranno affiancati da colleghi delle Accademie di Urbino, Carrara e Firenze, confrontando le reciproche convinzioni ed esperienze. La Provincia di Perugia e il Comune di Gubbio, unitamente alla Camera di Commercio di Perugia, conferiranno premi acquisto ad alcuni dei giovani artisti.


Inaugurazione: sabato 8 Luglio 2006 – ore 17.00 (Palazzo Pretorio)
Dall’8 Luglio al 30 Settembre 2006
Sedi espositive: Palazzo Ducale, Arconi del Palazzo dei Consoli, Palazzo Pretorio, Palazzo del Turismo, Parco Ranghiasci – Gubbio
Orari: 10-13 / 15-18
luglio e settembre: chiuso il lunedì
agosto: aperto tutti i giorni
Parco Ranghiasci: 8-20 / aperto tutti i giorni
Info: Provincia di Perugia
0753681218 / 405 / 620 – cultura@provincia.perugia.it
Comune di Gubbio
0759220693 – info@iat.gubbio.pg.it  
Web: www.provincia.perugia.it


[exibart]

1 commento

  1. Proprio l’estate scorsa avevo notato un’aria di abbandono, soprattutto al Parco Ranghiasci.Sono molto contenta che il bel rapporto che Gubbio ha avuto con la scultura sia rispolverato.La città, rosea della pietra di Cantiano, risveglia la sensibilità verso materiali scultorei. Viene immediato il desiderio di plasmare, toccare superfici che frenano in modi diversi lo scorrere
    tattile della mano. Come fare per partecipare!?

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