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L’annuncio è stato dato all’Auditorium della Kunsthaus di Zurigo, in coincidenza con l’opening della mostra di Wael Shawky, vincitore della prima edizione del premio biennale: Francesco Arena, Petrit Halilaj, Gili Lavy, Shahryar Nashat e Suha Traboulsi sono gli artisti finalisti della seconda edizione del Mario Merz Prize, selezionati dall’artista Marisa Merz; da Nicholas Cullinan, direttore della National Portrait Gallery di Londra e dalla curatrice Claudia Gioia.
«Esaminando i candidati abbiamo cercato quelli che sono più vicini allo spirito del Premio Merz Mario, un premio dedicato a coloro che sono fermamente impegnati a perseguire il loro lavoro, nonostante ogni opposizione derivata dalla politica, o dalla società di appartenenza», ha commentato Beatrice Merz.
Il vincitore sarà scelto da una giuria formata da Manuel Borja-Villel, direttore del Reina Sofia di Madrid, dall’artista Lawrence Weiner; dal direttore del New Museum Massimiliano Gioni e da Beatrice Merz, ma anche il pubblico potrà dire la propria sul sito del premio a partire da marzo 2017, quando si aprirà la collettiva dei cinque artisti.
Il vincitore dell’edizione 2017 del Premio Mario Merz avrà una mostra personale che sarà in tour alla Fondazione di Torino e in Svizzera.
Home page: Francesco Arena, Cucina democristiana (2012). Photo Giorgio-Benni, courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano
Sopra: Petrit Halilaj, I’m hungry to keep you close. I want to find the words to resist but in the end there is a locked sphere (2013). Photo Atdhe Mulla, courtesy of the artist and Chert, Berlin