04 ottobre 2017

Frieze/3. Gli italiani a Londra. Gino De Dominicis da Luxembourg & Dayan

 

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Eccentrico, enigmatico, controverso, ironico, alchemico. Vestito quasi sempre di nero. Gino De Dominicis riesce a interpretare tutti gli aggettivi e i modi che possono colpire il pubblico british ma la mostra negli spazi londinesi di Luxembourg & Dayan, nel calendario della Frieze Art Week, rappresenta un appuntamento imperdibile anche per chi già ha avuto modo di vedere le sue opere dalle nostre parti. Dunque, un importante riconoscimento che arriva d’oltremanica, tramite una galleria la cui linea espositiva si è sempre concentrata sulla più influente arte europea del dopoguerra e con una discreta presenza di italiani, come dimostrano le retrospettive, tra Londra e la sede di New York, dedicate ad Alberto Burri, Mario Schifano e Domenico Gnoli. Per la mostra negli spazi di Savile Row, la strada di Mayfair caratterizzata dalla presenza dei laboratori di sartoria più prestigiosi al mondo, in esposizione i lavori della ricca collezione costituita da Guntis Brands, che è stato anche amico dell’artista e si è concentrato sulle sue opere pittoriche, come ha fatto anche Emilio Mazzoli, altro grande collezionista del De Dominicis pittore. In particolare, sono stati esposti dipinti meno conosciuti e realizzati nell’ultimo ventennio di vita dall’artista, che collaborò con l’Attico, Lia Rumma e Christian Stein e morì nel 1999, lasciando un’accesa querelle sull’eredità, sulla gestione del suo archivio e sull’attribuzione delle opere.

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