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Con la nomina bloccata dalla Corte dei Conti, Sgarbi s’infuria e decide il ricorso. Intanto arriva il nome della neo eletta sopraintendente del polo museale della città lagunare. Si chiama Giovanna Damiani, è fiorentina, classe 1953, e vanta una specializzazione in archeologia e storia dell’arte. Responsabile per il Patrimonio storico, artistico e etnoantropologico per le province di Parma e Piacenza, dal febbraio 2011 la Damiani ha ricoperto l’interim della città di Venezia. Dietro alla nomina la scelta della direzione generale per il paesaggio le belle arti l’architettura e le arti contemporanee guidata da Antonia Pasqua Recchia.
[exibart]
ogni tanto in Italia viaggiano le pillole della Saggezza! Sgarbi farebbe bene ad andare ogni tanto a riposare, a volte sembra un pò nervoso!
Riconosco che un anno fa avrei applaudito Vittorio Sgarbi quale critico super partes, persona che avrebbe potuto ripulire dal commerciale tutta l’arte sè dicente tale.
Poi ho visto le scelte, da Cattelan a quel Kostabi che fa le figure come palloncini di gomma. In un dibattito al Teatro Nuovo di Verona su Dino Buzzati, avevo espresso delle riserve sul binomio soldi-arte, e Vittorio aveva commentato ciò come un risultato di una opertazione piuttosto complicata da risolvere ma che in un futuro ci avrebbe pensato, io sottoscrissi e sollecitai Vittorio a prendere personalmente parte e criticare,( proprio lui che aveva la coscienza abbastanza sgombra da questi giuochi)con forza e rimettere la barca in rotta. E lo spero ancora….
paride bianco
Il confronto con quel personaggio sarebbe mortifiante e riduttivo per chiunque, ma non posso esimermi da un grande sospiro di sollievo.
Per un momento lasciamo da parte il colore politico e non mettiamo sempre la politica min tutte le idee.L’idea di Sgarbi come ha concepito la partecipazione di nuovi artisti italiani alla Biennale è buona ,per una volta stravolge il clientelismo.
Vediamo di continuare su questa linea,forse veramente si potrebbe vedere a Venezia per una volta cosa è la vera arte contemporanea e dove va la vera arte contemporanea in Italia.
Concordo pienamente. L’idea di Sgarbi e’ coraggiosa e innovativa. Per una volta almeno vedremo la vera arte contemporanea, ovvero quello che succede veramente, lontano dai salotti modaioli e conformisti che la cosidetta “elite” ci continua a propinare da anni spacciandola per “unica e meritevole”…