Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ultimamente sono stati a Shenzhen, la nuova “capitale” della Cina, dove hanno realizzato il Bao’an International Airport, attualmente uno dei più grandi del Paese, e la Guosen Securities Tower, edificio di 300 metri di altezza in fase di realizzazione, come il Chengdu Tianfu Cultural and Performance Center, ubicato nell’omonima città.
Ma ora Massimiliano e Doriana Fuksas si spostano a Pechino, perché lo studio italiano ha vinto un nuovo “appalto” tutto cinese: la progettazione di un Centro Culturale nel cuore della città, nel Distretto Amministrativo di Chaoyang, dove hanno sede le principali Ambasciate straniere, il secondo più popoloso della capitale.
Anche in questo caso i materiali di lavoro dei Fuksas saranno i grandi classici: acciaio inox e vetro, con la costruzione di due semplici volumi specchianti, separati da un atrio trasparente e permeabile. “Il parco, gli edifici circostanti, la gente, la frenesia della vita quotidiana contemporanea si riflettono continuamente sulle facciate a specchio a sottolineare in modo sobrio il contesto, narrando la storia del quartiere urbano sulla sua “pelle”, si legge nella nota diffusa che annuncia i vincitori. I lavori inizieranno tra qualche settimana. Massimiliano Fuksas ha spiegato: «Il nostro edificio è così uno specchio, uno schermo, una tela su cui la vita di questa zona di città risalterà. La vita come la cultura. La cultura come vita».
Ce li fossimo tolti da mezzo…magari…