09 luglio 2003

Il Governo presenta il Patto per l’Arte Contemporanea, sarà davvero una rivoluzione?

 

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Il Ministro Urbani presenta il Patto per l’Arte Contemporanea. Si tratta di un importante intesa tra Governo, Regioni, Provincie, Provincie Autonome, Comuni e Comunità Montane sancita già lo scorso 27 marzo. L’obiettivo è quello di individuare una rete di centri d’eccellenza atti alla promozione dell’arte contemporanea. .
Il Patto per l’Arte Contemporanea si colloca all’interno del Piano per l’Arte Contemporanea e rappresenta la volontà delle amministrazioni pubbliche, in tutti i livelli gestionali, di promuovere politiche concordate che facilitino la crescita integrata di una sorta di sistema nazionale della contemporaneità che veda affiancati i musei statali con i musei comunali e regionali, le gallerie e le fondazioni che hanno contribuito allo sviluppo del sistema dell’arte in Italia.
Il Patto –con una disponibilità annua di 5 milioni da parte del Governo che dovranno essere raddoppiati dagli Enti Locali- avrà il compito di far recuperare all’Italia il gap con i partner europei, cambiandone radicalmente il panorama in tema di arte contemporanea. L’intesa favorirà soprattutto gli artisti italiani, che vedranno aumentare le opere acquisite e commissionate (!!) da musei e centri d’arte.
Una delle prime iniziative a corredo del Patto è la pubblicazione del volume “I Luoghi del Contemporaneo”, significativo passo, ma non esaustivo, nel censimento del patrimonio artistico e dei luoghi dell’arte contemporanea del nostro Paese.


Presentazione del “Patto” presso il MAXXI, Roma, Via Guido Reni 10, ore 12, info: tel. 06 58434850 fax 06 58434856, lbolelli@darc.beniculturali.it

[exibart]

2 Commenti

  1. Positiva la cosa salvo che sembra la montagna che partorisce il topolino: tra gli 8000 comuni, 100 provincie, 20 Regioni ecc si arriva per ora a una grande intesa con 5 (+5?) milioni di euro. Un po’ pochino per pretendere di fare qlnque cosa.
    Ma poi quanti comuni ne saranno davvero informati?
    Boh, staremo a vedere…
    Scommetto che la gran parte dei soldi se ne andrà in consulenze e ricerche dei soliti noti…

  2. non conosco i dispositivi, i Ministri “Fanno Politica”. Vorrei opinioni di Accademici super partes, di intellettuali, che da anni lavorano sulle metodologie artistiche e di conservazione, comunque persone che hanno la storia dell’arte “cucita nella pelle”
    Stefano Rollero.

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