12 marzo 2002

Il ministro incontra le Città d’Arte

 

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Lo scorso 8 marzo il Ministro per i beni e le attività culturali, On. Giuliano Urbani ha incontrato una rappresentanza dell’Associazione delle Città d’Arte e Cultura che associa 32 città italiane ad alta concentrazione di patrimonio culturale. Erano presenti Fiorenzo Alfieri (Presidente dell’Associazione e Assessore alla Cultura di Torino), Ledo Prato (Segretario Generale dell’Associazione), Mario Bagnara (Assessore di Vicenza), Pietro Fazzi (Sindaco di Lucca), Marino Cortese (Assessore di Venezia), Simone Siliani (Assessore di Firenze), Luigi Falco (Sindaco di Caserta), Alberto Cassani (Assessore di Ravenna), Gianni Borgna (Assessore di Roma). Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i principali problemi relativi al rapporto fra le città d’arte e il Ministero per i beni e le attività culturali. In particolare le città hanno dichiarato la propria disponibilità ad assumere la gestione di beni e musei dello Stato, dando attuazione al principio di sussidiarietà previsto nella legge 112 del 1998. Sul punto il Ministro ha accolto la proposta ed ha sollecitato la individuazione delle città e dei beni su cui avviare una sperimentazione. E’ stato quindi affrontato il tema della gestione dei grandi complessi museali e monumentali. Le città hanno dichiarato la disponibilità a concorrere con lo Stato, le Regioni, le Province e i privati (sia profit che non-profit) alla definizione di modelli di gestione in grado di migliorare la pubblica fruizione e introdurre criteri di economicità. A tale riguardo il Ministro ha accolto la proposta annunciando che è pronto il Regolamento dell’art. 10 del d.lgs. 368/98 con cui si consentirà allo Stato di promuovere o partecipare a Fondazioni cui conferire in uso beni culturali per i quali è possibile migliorare la gestione e la fruizione. Pertanto si procederà ad una sperimentazione sul Museo Egizio di Torino, sull’area di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna e si procederà nella definizione di una soluzione per l’area dei Fori a Roma. Ulteriori candidature saranno esaminate successivamente alla pubblicazione del Regolamento. Infine le città hanno espresso il loro interessamento per l’attuazione degli artt. 33 e 35 della recente legge finanziaria laddove si individuano ulteriori possibilità di ammodernamento del sistema gestionale dei beni culturali sia statali che civici, manifestando l’impegno a concorrere secondo le modalità che i Regolamenti attuativi prevederanno. Il Ministro Urbani ha annunciato che è pronta una prima bozza del Regolamento relativo all’art. 33, confermando che anche i Comuni potranno partecipare alle gare per la gestione, a condizione che si dotino di strumenti di tipo privatistico. Ha quindi chiesto all’Associazione di fornire suggerimenti e proposte in tal senso tenendo conto che il nuovo Titolo V della Carta Costituzionale prevede un esplicito coinvolgimento delle Regioni nella politica di valorizzazione e gestione dei beni culturali. Gli Assessori e i Sindaci presenti hanno convenuto con il Ministro Urbani sulla necessità di compiere ogni sforzo perché il sistema dei beni culturali acceleri nell’ammodernamento dei modelli gestionali, pur nella salvaguardia dei principi di tutela, operando il più ampio coinvolgimento di soggetti pubblici e privati al fine di operare le necessarie economie di cui tutti i livelli dell’ordinamento pubblico avvertono la necessità. A tale scopo occorrono regolamenti agili e di immediata applicabilità. Ministero e Cidac si incontreranno ancora per monitorare l’andamento delle intese raggiunte in ragione della comune convinzione che la collaborazione tra le strutture centrali e le amministrazioni locali siano uno dei presupposti fondamentali per una politica di sviluppo sociale ed economico del Paese.

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