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Riunione operativa per i rappresentanti Interpol, dei Carabinieri, e delle forze di Polizia di paesi dell’area europea, mediorientale, e degli Stati Uniti, a Roma lunedì 9 e martedì 10 giugno 2003.
Il vertice deciso a Lione un mese fa durante i lavori convocati da Interpol per la tutela del patrimonio culturale iracheno (a cui avevano partecipato delegati e osservatori di diciotto paesi del mondo e di otto enti internazionali tra cui l’Unesco) è stato organizzato dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno a cui fanno capo le strutture italiane di Interpol, Europol e S.I.RE.N.E e dai Carabinieri del comando per la tutela del patrimonio culturale.
La due giorni sarà occasione di confronto fra informazioni (e fonti di informazione) sui beni culturali iracheni e le forze di polizia metteranno in condivisione informazioni “sensibili” per contrastare in sinergia i traffici illeciti di opere d’arte.
“Lo svolgimento a Roma di questo vertice è ulteriore dimostrazione che l’Italia gode di grande autorevolezza nel settore investigativo e della tutela dell’arte” ha commentato il Ministro Giuliano Urbani “Per quanto riguarda in particolare la situazione dei beni culturali iracheni, è in partenza con la delegazione italiana incaricata di collaborare alla ricostruzione anche un ufficiale dei carabinieri addetti alla tutela del patrimonio, mentre secondo le risoluzioni firmate a Lione e di cui si riparlerà in questi giorni a Roma, altre unità potrebbero far parte della task force di esperti che si va a costituire sotto il coordinamento Interpol”. Abbiamo comunque predisposto, in collaborazione con il Ministero di grazia e giustizia, e sarà presentato in tempi brevi al Consiglio dei Ministri, un forte inasprimento delle sanzioni penali per prevenire maggiormente la circolazione delle opere d’arte rubate. Il codice italiano al momento non prevede distinzione fra reati compiuti a danno del patrimonio artistico e reati generici. Verranno invece istituite specifiche fattispecie giuridiche inerenti il furto, il danneggiamento e l’esportazione degli oggetti d’arte”.
[exibart]







