24 settembre 2014

Italiani a Berlino. Nasce “Peninsula”, incontro tra linguaggi e generazioni, a partire dalla comunità tricolore dell’arte in Germania

 

di

Oliver Walker Mr Democracy, 2008 3 channel video installation, room installation with speaking dolls dimensions variable Courtesy: the artist
Tre giorni per scoprire la comunità internazionale dell’arte a Berlino. Nel Mitte, in A Space, dopodomani apre la collettiva dotLand, tappa zero di “Peninsula”, collettivo di artisti e creativi, in gran parte italiani, che si sono stabiliti nella capitale tedesca durante l’ultimo decennio, che cercherà di promuovere un confronto con l’attualità con il coinvolgendo di architetti, scrittori, musicisti e tutti coloro che operano nel settore culturale. Una mostra, e un progetto, che vuole essere un “territorio aperto in cui le comunità di intenti e di idee sono condivise”, prendendo in prestito il pensiero di Jean-Luc Nancy del celebre volume Essere singolare plurale.
Ed ecco che i trenta artisti della “penisola” hanno invitato un numero pari di artisti provenienti da tutto il mondo: dotLand sarà quindi luogo ideale di incontro tra molteplicità e differenze, un “indice” di lingue diverse, in cui la varietà di forme e stili starà a sottolineare il rapporto con l’altro e l’altrove.
Patrocinato dall’Istituto Italiano di Cultura, gli “espatriati” Rebecca Agnes, Elena Agudio, Yvonne Andreini, Elena Bari, Elena Bellantoni, Ilaria Biotti, Paolo Bottarelli, Nicola Maria Bramante, Antonio Catelani, Loris Cecchini, Alessandro Ceresoli, Martina Della Valle, Fiorentino De Martino, Elenia Depedro, Luigi De Simone, Bruno Di Lecce, Eleonora Farina, Flatform, Bernardo Giorgi, Claudio Gobbi, Mario Iannelli, Daniele Jost, Armin Linke, Nico Lippolis, Makingthinkshappen, Maruska Mazza, Stefania Migliorati, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Lea Julie Mugnaini, Christian Niccoli, Atena Panni, Alessia Pastore, Federico Pietrella, Marco Poloni, Riccardo Previdi, Carola Spadoni, Patrick Tuttofuoco, Luca Vitone, Jade Vlietstra, Alexandra Wolframm, Elena Zanichelli, hanno invitato ad esporre Øystein Aasan, Saâdane Afif, Keren Cytter, John Duncan, Elbee Bad, Thomas Eller, Petra Feriancova, Carlos Garaicoa, Elena Gavrisch, Jeroen Jacobs, Chelsea Knight, H.H. Lim, Alex Martinis Roe, Maria Mitsopoulou, Marco Montiel-Soto, Kazuki Nakahara, Olaf Nicolai, Sigrun Paulsen, Leila Pazooki, David Prytz, Adam Raymont, Dodi Reifenberg, Tomás Saraceno, Egill Sæbjörnsson, Schizm Magazine, Vassiliea Stylianidou, Sophie- Therese Trenka-Dalton, Ino Varvariti, Oliver Walker, Sara Wallgren. Il punto di incontro dei linguaggi vivi nella città più “divisa” e che proprio per questo, forse, ha attirato le attenzioni di più di una generazione. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui