02 febbraio 2013

JG, ovvero Ballard sotto la lente di Tacita Dean, che omaggia lo scrittore in un nuovo video. Pensando all’enigma di Robert Smithson

 

di

Tacita Dean, JG, 2013. Color and black & white anamorphic 35mm film with optical sound, 26:30 minutes. Courtesy of the artist and Frith Street Gallery, London/Marian Goodman Gallery, New York/Paris.
Sarà prodotto dall’Arcadia University Art Gallery e dal Pew Center for Arts & Heritage, il nuovo film di Tacita Dean, artista britannica che abbiamo visto, tra l’altro, alla Tate Modern di Londra nel 2011 e, prima ancora, alla Fondazione Trussardi a Milano, nel 2009. Stavolta JG, questo il nome del nuovo video, per ora non si vedrà in suolo europeo, ma trattasi di una sorta di sequel del progetto FILM per la Turbine Hall: 26 minuti e mezzo di loop, un 35mm anamorfico girato nei paesaggi salini dello Utah e della California del sud con un sistema di sviluppo brevettato recentemente proprio dalla Dean. 
Il video, JG, iniziali di James Graham Ballard, è un vero e proprio omaggio allo scrittore, scomparso nel 2009, con cui la Dean aveva una corrispondenza e che era apparso in un film dell’artista poco prima di morire, lanciando una sfida: trattare la Spiral Jetty di Robert Smithson come un mistero che un video della Dean avrebbe potuto risolvere. Attraverso il lungo processo di trasformazione delle immagini con l’obiettivo della fotocamera, il processo sviluppato anche per FILM e che utilizza ancora una metodologia analogica di costruzione, viene qui trattato sulla base dell’esposizione e ri-esposizione dello stesso negativo all’interno di un unico frame: una serie di sovrapposizioni che metaforizzano gli effetti della narrativa di Ballard e il movimento della terra di Smithson. Un processo che serve anche per ripristinare la spontaneità e l’invenzione che distingue il cinema delle origini rispetto alla relativa facilità attuale, quell’atteggiamento da “fine del rischio” che la Dean imputa alla post-produzione digitale. E per l’artista, inglese di base a Berlino, i prossimi giorni saranno piuttosto intensi dalle parti di New York: il prossimo 7 febbraio JG sarà in scena all’Arcadia University in Pennsilvanya, dove resterà fino a maggio, mentre l’International House di Philadelphia inizierà con un omaggio a Ballard, attraverso una serie di film, il prossimo 5 febbraio, mentre a New York Marian Goodman, da oggi, presenterà fino al prossimo 9 marzo i progetti del lavoro creato per Documenta 13. JG, inoltre sarà accompagnato da Stroke Key, un libro che suggella il rapporto tra la Dean e il grande scrittore inglese attraverso una serie di scatti. In 35 millimetri. 

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