-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
“Lui cerca Lagostina, la cerca e non la trova…”. Il penetrante motivetto è uno di quelli che ha accompagnato generazioni di teleutenti alle prime armi, spianati alla sera davanti a Carosello. Serviva a pubblicizzare delle pentole, abbinato ad un divertente personaggio appena abbozzato da un unico, amebico tratto, noto come la Linea. Creato da Osvaldo Cavandoli, disegnatore e umorista lombardo noto come “Cava”, scomparso lo scorso 3 marzo a Milano all’età di 87 anni. Nato a Maderno del Garda nel 1920, si trasfersce diciottenne a Milano lavorando come disegnatore tecnico dell’Alfa Romeo. A 23 anni inizia a lavorare ai cartoni animati presso lo studio Pagot, animando Lalla ed il funghetto ed I fratelli Dinamite. Agli inizi degli anni ’50 apre un proprio studio di produzione, creando pupazzi animati fino al 1968, quando da vita a “La Linea”, il suo personaggio più famoso, con il quale si identificherà per il resto della sua vita. “Straordinario Cavandoli, che è riuscito ad attraversare con una sola linea l’intera gamma dei sentimenti umani”: così l’ha ricordato Lucia Uni, videoartista che lo scorso anno ha fatto della Linea la protagonista del suo video Firm, visibile al link riportato sotto.
link correlati
Il video di Lucia Uni
[exibart]











