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Stato psichico individuale e introspettivo, metafora del dinamismo dei grandi spostamenti migratori, tecnica narrativa modernista. Al “Flow”, il flusso di coscienza, quello che per James Joyce era stream of consciousness, è dedicata la quinta edizione del Bridge Film Festival, concorso cinematografico ideato da Diplomart che si svolgerà a Verona dall’11 al 14 luglio, tra proiezioni, performance teatrali, musicali e di sound&digital art, workhop, esposizioni. Per la sezione arti visive, Urbs Picta ha invitato Meri Tancredi e Piero Chiariello che, durante una settimana di residenza presso Spazio Badeschi, lavoreranno alla realizzazione di un’opera site-specific, a cura di Jessica Bianchera e in collaborazione con Tiziano Bellomi, per gli spazi dell’Antica Dogana di Fiume, messa a disposizione da Canoa Club Verona e Adige Rafting Verona.
Tancredi e Chiariello hanno recentemente lavorato a Verona, presentando Pochi gradi di separazione-Quadrato di mare, installazione nella campagna veronese, presentata nell’ambito della 17ma edizione di Artfarm Pilastro. In questo caso, potranno interpretare le diverse sfumature di significato delle tante immagini racchiuse nel termine “Flow”, dalle implicazioni sociali a quelle poetiche.
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