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“Un contenitore alternativo rispetto alle gallerie, dove non si intende fare mercato bensì apportare una lettura, stimolare delle riflessioni, aprire un dibattito attraverso la presenza attiva degli attori che danno vita all’arte creando così di volta in volta una piattaforma liberamente aperta al pubblico”.
Il primo appuntamento prevede la presenza di Luana Perilli, che presenterà il lavoro Sì dolce è il tormento, video in parte realizzato negli spazi che ospitano l’evento, che si avvale della tecnica stop&motion “per analizzare la molteplice identità degli oggetti domestici sottoposti ad un ricollocamento continuo, ad una traslazione che cambia l’identità stessa dell’ambiente che li ospita”.
Prossimi appuntamenti già fissati con gli artisti Maurizio Donzelli (23 febbraio), Francesco Cervelli (2 marzo) e Cesare Tacchi (9 marzo).
Martedì 16 febbraio 2010 – ore 19.00
Via Carlo Botta, 28 – Roma
Info: damalb40@hotmail.com – micoldv@gmail.com
[exibart]
Via Carlo Botta, 28 – Roma
Info: damalb40@hotmail.com – micoldv@gmail.com
[exibart]












Bene, bene, mi piace il dibattito “fatto in casa” se non altro è lontano dai luoghi stucchevoli propri del magna-magna dell’arte. Visto che sto a Roma ci farò un salto. ‘Sto evento sembra arrivare al punto giusto in questo momento storico dove è importante il confronto con gli artisti al posto del muro che i furbetti del quartierino pongono attorno ad essi. Così tutti sembrano inarrivabili e continuano a fare quello che fanno indisturbati.
Magari ci fossero più iniziative del genere, invece che dar voce ai soliti nomi della critica d’arte contemporanea che sembrano promuovere se stessi al posto degli artisti, senza dialogare con questi ultimi, ma ricevendo fior di quattrini per una firma che finisce per mettere in ombra gli artisti medesimi. Sappiamo bene che molti artisti, anche quando non sono tali, diventano importanti grazie alla firma di questo o quel critico d’arte. La potenza del critico: quella di creare gli artisti. Signori, non è così che dovrebbero stare le cose! Ognuno deve fare la sua parte, senza interferenze di ruoli. Il vero critico dovrebbe essere un osservatore e un compagno di viaggio degli artisti, ma mai un promotore dell’arte di qualcuno. Ma se si viene pagati è difficile essere obiettivi. Nasce così la critica d’arte ipocrita! Che sfacelo!Parola di critico d’arte.