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Piermario Ciani, fotografo, grafico, designer, mailartista, perfor mer, è morto all’età di 55 anni. Nato nel 1951 a Bertiolo (Ud), dal 1976 aveva iniziato ad esporre le sue opere, prima dipinti, poi fotografie, xerografie, mail-art, installazioni multimedia e adesivi. Sue immagini fotografiche sono state pubblicate su riviste come Photo, Fotografare, Reflex, e su libri di storia della fotografia. Dal 1980 era attivo nel network dell’arte postale, producendo francobolli, cartoline, collage, e partecipando a centinaia di progetti e mostre di Mail-Art in ogni parte del mondo. Tra il 1981 e il 1987 aveva ideato e coordinato le attività multimedia di Trax, un progetto a cui avevano collaborato oltre 500 artisti di diverse nazionalità, producendo dischi, audioriviste, xerografie, fumetti, t-shirt, esposizioni, performance e altro, che si era concluso col resoconto completo delle varie attività, pubblicato nel volume Last Trax. Era inoltre una colonna portante del Luther Blisseth Project. Aveva collaborato anche con Stampa Alternativa e per poi occuparsi prevalentemente dell’immagine delle Edizioni AAA, di cui era fondatore e titolare.
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www.aaa-edizioni.it
[exibart]








Ennesimo caso lampante di nemo propheta in patria, Piermario Ciani è stato invece un caso unico di creatività rivolta soprattutto a stimolare le creatività altrui. Senza la sua attività indefessa (e dire che si considerava un pigro!) il fluxus di arti marginali ma ribollenti, non solo nel suo prediletto Nordest, in Italia sarebbe stato molto più povero. Gli dobbiamo non solo il massimo rispetto (ed affetto), ma attenzione, almeno adesso!, e la dovuta riscoperta critica. Anche se sarebbe stato meglio pensarci prima. Per ora lo salutiamo mentre si allontana verso la sua Wonderland.
un breve incontro con pier mario ciani.
ho toccato con mano il tuo amore per l’arte
oltre ogni narcisismo personale.
mi piace credere che tutto si trasformi e nulla si distrugga.ciao pier mario
Un grande destabilizzatore silenzioso. Una teoria che diventava pratica del quotidiano trasversale. Un pensiero e una modalità militante che molti dovrebbero scoprire, approfondire, riscoprire. Possibilmente capire fino in fondo. Ciao PMC…
…un grandissimo vulcano di idee e creatività.
Ciao Piermario…
ricordo questa immagine , il giorno in cui ci siamo “contagiati” a Casier (settembre 2004)
ci siamo fatti a vicenda questo brindisi !!!
ciao Piermario
sassu & sinesteti
Un fiore,
Duccio
riuscirà il nostro SUPEReroe a navigare nei territori minati, inconoscibili, certo non omologati, forse meravigliosi che mai nessuno vorrebbe attraversare?
Forza Piermario
Ciao Piermario. Ciao sognatore. Con te, è bene dirlo, è venuta a mancare un altro pezzo di quella parte vera, sana e autentica della ricerca artistica italiana.Una parte vera, di quei cittadini che non lavorano mai, solo per se stessi. E tu nell’arte eri così.
Ma quando la nostra bella patria alzerà lo sguardo, invece di abbassarlo con ipocrisia, cinismo e indifferenza, verso coloro che fanno ricerca, e che mantengono alto il suo nome: ITALIA…la settima potenza mondiale…si dice, incapace di guardare al futuro. Un immenso patrimonio che ogni giorno di più rischia di svanire nel nulla, se la classe politica tutta, non prende seri provvedimenti in materia legislativa e…se non si inverte la squallida tendenza…se non ci si rende conto, che la nosra storia non si può fermare a Michelangelo, Raffaello, Caravaggio fino ad arrivare a malapena a De Chirico…e si ride di Burri o di Fontana, in certi Licei Artistici o Istituti d’Arte, da parte di chi dovrebbe educare i giovani a guardare anche e soprattutto al moderno e al contemporaneo (certi Dirigenti…certi Insegnanti)…invece di ammuffirli e annoiarli, solo nella gloria di un passato, facendoli “invecchiare” prima del tempo.
Mi piace ricordare altri due artisti, dediti alla ricerca, fin dalla più giovane età, che non hanno fatto in tempo a vivere la propria maturità artistica: Antonio Porcelli. Solo il Museo di Villa Croce di Genova (la sua città), per fortuna, almemno fino ad ora, gli ha dedicato un’antologica e Antonio Faggiano, con il Comune di Taranto(la sua città) che gli ha dedicato una bella mostra.
Purtroppo, nella maggior parte dei casi,i richiami di certi nostri cari “rappresentanti” dell’arte italiana (del sistema mercantile dell’arte), sono ben altri.
Italiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…sei ultima a tutto e a tutti. Sei ultima finanche alla Turchia oramai, malgrado abbia in vigore ancora la Pena di Morte. Ma tu, i tuoi figli, li fai prima nvecchiare (quando ci riescono) facendoli morire lentamente, prima della morte fisica E’ da sempre che lo urlo…almeno da 5 anni, non appena mi si presenta un’occasione. Ed ogni anno, si scende un gradino…anzi una rampa verso il baratro della ricerca scientifica (dove a pieno titolo fa parte, indiscutibilmente, anche l’arte contemporanea…in mano a pochi). Che tristezza!
Angelo Riviello