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Si intitolerà “The Great Acceleration” e sarà un’esplorazione del concetto di “Art and Its New Ecosystem: A Global Set of Relations”. Parliamo dell’edizione 2014 della Biennale di Taipei, che aprirà il prossimo 12 settembre con un curatore d’eccezione: il critico e curatore francese Nicolas Bourriaud, classe 1965 e direttore dell’Ecole des Beaux-Arts, Parigi dal 2012 e autore del “best seller” dell’arte Relational Aesthetics, pubblicato nel 1998, dove per la prima volta si parlava di una estetica inter-umana, e della trasformazione di contesti sociali con l’arte.
La mostra di Taipei non si discosterà di molto dalle sue teorie, ovviamente, e metterà in evidenza la capacità degli artisti di creare collegamenti, concatenamenti, connessioni e mutazioni di un pianeta Terra che ormai si immagina come una grande rete, e dove le relazioni umane non possono essere concepite slegate dall’ambiente e dalla tecnologia. E l’arte? Può ancora affrancarsi da queste condizioni o vive di una conseguenza diretta rispetto a questo “ecosistema”?
Attraverso una commistione di culturale e tecnologica, per quella che è una possibile rifondazione globale dell’estetica la Biennale di Taipei tenterà di esaminare proprio questo nuovo ecosistema globale di relazioni, in un dialogo diretto con gli artisti.
Presto i nomi che, possiamo starne certi, saranno decisamente internazionali. Aggiornamenti in corso.












