Opere d’arte formato cartolina in cambio di vino. La lillipuziana collezione di Gianfranco Pancani

Dieci per quindici. Non è l’ennesimo giochino numerologico, è il formato delle opere che compongono la lillipuziana collezione di Gianfranco Pancani, giornalista fiorentino per anni volto sportivo della Rai, che dagli anni sessanta ha messo insieme oltre trecento opere caratterizzate da quell’unico, piccolo e impegnativo formato cartolina. E le particolarità non finiscono qui: sì, perché Pancani allettava le sue “prede” offrendo in cambio dell’opera richiesta qualcosa a cui pochi hanno saputo resistere: dell’ottimo vino. Ora la collezione viene presentata al pubblico a Reggello con una mostra curata da Caterina Caneva con il patrocinio della Provincia di Firenze e della Regione Toscana, che in catalogo ha una prefazione di Antonio Paolucci. Lo sguardo passa dai maestri già consacrati, come de Chirico, ai maggiori esponenti di “Novecento” (Rosai, Sironi) alla cosiddetta “generazione di mezzo” (Levi, Cagli, Sassu), dai fautori dell’astrazione (Santomaso, Vedova e poi Scatizzi, Nativi, Berti) a quelli del realismo (Guttuso, Purificato). Con alcune, sparute mancanze, come quella di Giorgio Morandi, che a suo tempo declinò l’offerta di Pancani proprio a causa della difficile dimensione dell’opera. Insieme alle opere, i visitatori trovano una selezione dell’interessante carteggio fra Pancani e molti degli autori, a testimonianza della vivacità e della passione che stanno alla base di questa collezione unica.