07 luglio 2011

Padiglione Piemonte? Un “antipasto” alla Biennale 2. Parola di Sgarbi…

 

di

Se ne è fatto un gran parlare del Padiglione regionale di Torino, estensione piemontese del Padiglione Italia in Biennale.

Finalmente ha inaugurato al Museo delle Scienze con un piccolo parterre di artisti, solo 20, per una mostra molto mini, Marina Sasso, Alberto Lanteri, Giorgio Maria Griffa, per citarne alcuni.

E se l’inizio è stato polemico, Sgarbi prevede per Torino un finale in bellezza. D’altronde il capoluogo piemontese è una città speciale, prima nei festeggiamenti del Centocinquantenario e soprattutto cantiere attivo e versatile dell’arte contemporanea in Italia.

Da settembre a ottobre infatti la città sarà palcoscenico di un’altra Biennale.  Presentata in una armoniosa conferenza stampa dal critico e dagli assessori regionale e comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe e Michele Coppola, questa Biennale 2, come l’ha chiamata Sgarbi, si terrà nella sala Nervi di Torino Esposizioni e ospiterà 300 artisti italiani che per diversi motivi non sono stati presenti a Venezia.

Con questo ampliamento del Padiglione Italia lagunare il numero degli artisti sale a quota 2400. Intanto per Torino il tempo stringe, settembre si avvicina, e i soldi sembrerebbero ancora mancare.

Per dirla in breve, la storia non finisce qui.

articoli correlati:

Padiglioni Italia esonda nelle regioni

[exibart]

2 Commenti

  1. CRONACA VISIBILI/INVISIBILE – BIENNALE
    Padiglione Piemonte? Un “antipasto” alla Biennale 2. Parola di Sgarbi…(sic?)

    Il mio commento – CRITICA-CRITICI –
    E DEL PIANO SCRIVE:
    ______________________________________________
    Bisogna valutare l’arte con il N. degli artisti? Con quanti sono i partecipanti? Ma vanno valutate le opere o no? Gillo Dorfles si è lamentato della scarsa qualità dell’opera di Chimenti (così pare si chiami l’artista che in primo tempo aveva segnalato.

    Gli allestimenti chi li cura ha competenze in tali operazioni? Non era meglio affidare l’incarico a un solo tecnico super visore e rimboccarsi le maniche in periferia?
    Vedremo quante sono le defezioni da Torino a Lecce, quanti sono gli espositori con il segnale verde.

    Con quest’ampliamento del Padiglione Italia Padiglione Piemonte?
    Un “antipasto” alla Biennale, il numero degli artisti sale a quota 2400 (Duemila quattrocento).
    Per dirla in breve la storia non finisce qui.
    Parola di Vittorio Del Piano di Taranto.
    ______________________________________
    delpiano.artepura@libero.it
    sabato 09/07/2011 – h 12:25

  2. VITTORIO DEL PIANO SCRIVE: ALLARME ROSSO
    – B-I-E-N-N-A-L-E / Visibili&Invisibili ̶ “CRITICA-CRITICI” di Vittorio DEL PIANO di Taranto – Un “antipasto” —>alla Biennale… (2) A
    – Il numero degli artisti… sale e sale, è a quota 2400 – Duemila quattrocento, già con il Padiglione Piemonte (2) e la Biennalina di Lecce

    ______________________________________
    Bisogna stimare l’arte con il N. degli artisti? Con tanti… quanti sono i partecipanti? Ma vanno valutate le opere o no? Gillo Dorfles si è lamentato ̶ e onestamente, era molto deluso si è compreso chiaramente ̶ della scarsa qualità dell’opera del Chimenti (che egli aveva segnalato).
    Gli allestimenti chi li cura hanno competenze in tali operazioni certi “impiegati comunali”? Non era meglio affidare l’incarico a un solo tecnico super visore (come l’Aulenti o ancora meglio l’architetto artista designer Alessandro Mendini) e rimboccarsi le maniche in periferia con dei bravi “carpentieri”? Tanto: uno +(1+), uno – (1-), è il vero esperto che conta all’allestimento, gli altri forse cantano se vi è la “musica”…?
    Vedremo quante sono le defezioni da Torino a Lecce, quanti sono gli espositori segnalati dal verde della critica all’ABO e di quella “internazionale” del salernitano Achille Bonito Oliva. Si sa qual è < > degli artisti sorretti dai galleristi-mercanti? La quantità delle spese (si vedranno in un bilancio?) e si saprà quale passo avanti avrà fatto l’arte? Vedremo quante sono le defezioni da Torino a Lecce? Quanti sono gli espositori con il segnale verde della critica all’ABO o di quella di Achille Bonito Oliva internazionale! Visto anche quel gran caravan serraglio della “Biennalina” costruita a Lecce e pur con tanto caldo ha fatto raggelare veri artisti presenti (e tra gli altri assenti: Nicola Carrino (l’autore della “fontana acciaiata” della Piazza Fontana – ora spina sanguinante nell’occhio sinistro della Città Vecchia di Taranto –, Vitantonio Russo “l’economist’artista” già docente di economia dell’Università, il valente artista-docente di pittura dell’Accademia Leccese Franco Contini, il già direttore dell’AA. BB. AA. di Bari il pittore Mario Colonna, il molto noto massafrese Nicola Andreace, il primo poeta visivo tarantino Michele Perfetti ora a Ferrara, il concettuale Natalino Tondo con lo studio in Via Nizza a Lecce, l’artista velista Aldo Pupino e il fumettista Nico Pillinini entrambi Tarantini, inoltre, tra gli altri (ex studenti) dell’AA. BB. AA. di Bari e Lecce, Antonella Zinno, Raffaella Del Giudice,inoltre, le giovani serie promesse come Giovanni Felle di Villa Castelli (BR), Giovanni Cagnetta di grande sensibilità concettuale e fotografica.
    Con quest’ampliamento del Padiglione Italia Padiglione Piemonte? Un “antipasto” alla Biennale, il numero degli artisti – per ora ̶ sale a quota 2400 (Duemila quattrocento), c’è d’augurarsi che l’Arte Contemporanea in Italia possa fare qualche passo avanti. Ma? Mancano gli euro e gli artisti…e il povero Vittorio Sgarbi per scoprirli sta seriamente impazzendo…
    ____
    mercoledì 12/07/2011-Salvo errori ed omissioni
    Vittorio Del Piano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui