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Nell’ambito dei tagli ai fondi per la cultura, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo vive un momento di incertezza per la sua futura programmazione artistica. Sospesi per il momento i contributi. In forse il prestigioso Premio Regione Piemonte.
L’inaugurazione di Arte nell’Era Global. How Latitudes become Forms, unica tappa europea della mostra del Walker Art Center di Minneapolis, è accompagnata da un momento di incertezza per la Fondazione. Le pagine torinesi di La Repubblica del 5 giugno 2003 ci informano che la Regione Piemonte ha infatti sospeso i contributi che fin dall’apertura del nuovo spazio di via Modane ne hanno appoggiato le attività artistiche. I tagli alla cultura rischiano quindi di compromettere il programma artistico dei prossimi mesi. Fino a settembre non si saprà se altri fondi verranno erogati e, come prima conseguenza, il Premio Regione Piemonte per il 2003 è al momento rimandato. Agli artisti partecipanti, tra cui Tacita Dean, è stato chiesto di interrompere i lavori.
Una spiacevole battuta d’arresto se si considera che, sin dalla prima mostra, nella gestione la Fondazione si è appoggiata principalmente alla Regione per finanziare le proprie attività artistiche di livello internazionale, grazie alle quali sta divenendo un punto di riferimento fondamentale per il sistema dell’arte contemporanea.
[exibart]








piaciuta la bici?
Pensavamo fossero dei mecenati invece erano dei viafarini qualunque…
ma come, e la grande iniziativa privata tanto sbandierata da Politi, Bonami & c. per il grande museo sandretto? senza i soldi della regione non si fa un fico? Sandretto, caccia il danè, ce stai a fa’ na figura ‘e mme’…
mi sembra veramente riduttivo, fazioso e superficiale segnalare che “Ne fa le spese la Fondazione Sandretto”, per fortuna non sono i soli a dedicarsi all’arte nella nostra regione.
Il problema è molto più grave perché ne fanno le spese tutte quante le realtà che si occupano di iniziative culturali sul territorio e conseguentemente vengono ad essere toccati dal problema e compromessi anche i posti di lavoro con cui gli addetti ci campano, compresi i dipendenti della Fondazione citata.
Effettivamente, amici della sandretto, ci state a fare proprio una grande figura di merda con questo articolo.
I grandi bluff dell’arte contemporanea torinese cominciano finalmente a svelarsi.
Mi fa molto piacere …
…che la regione piemonte in un afflato improvviso di consapevolezza artistico-culturale si sia accorta che le mostre della sandretto fanno cagare e sono puro hype senza un criterio? lassù qualcuno ci ama…