10 novembre 2015

Pistoletto: viva Napoli, abbasso Milano! Il discrimine? Nella metropoli lombarda non si rispetta l’arte all’aperto

 

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Il “morso” alla Mela Reintegrata da parte di alcuni vandali, a Parco Sempione a Milano, a Michelangelo Pistoletto non è andato molto giù. E al Mattino di Napoli non ha perso tempo per levarsi qualche sassolino dalla scarpa, forse più per stizza che per altro, accusando la metropoli lombarda di essere poco rispettosa nei confronti delle opere d’arte pubbliche. 
Nella città partenopea, invece, «i cittadini tutelano le opere d’arte del metrò e in genere quelle esposte in pubblico», è stata l’affermazione del grande Poverista.
E se ci fossero fraintendimenti o rivendicazioni di sorta? «Quando si espone all’aperto, o in luoghi pubblici, il rischio di azioni vandaliche c’è, ma mi è venuto spontaneo fare riferimento a quel bellissimo progetto che è il metrò dell’arte a Napoli», ha spiegato l’artista. 
Almeno, però, a Milano l’Assessore Del Corno ha condannato il gesto e si è scusato, ma la storia degli abbandoni e degli “insulti” all’arte all’aperto è lunga: pensate a quello che è successo a Bari alla Carboniera di Kounellis. Messa alla stregua di un cassonetto della spazzatura, il comune invitò anche l’artista a festeggiare il trasferimento dell’opera.
Dai Pistoletto, qualche cretino che gioca col “cibo” può capitare, non accusare una città! 

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