23 ottobre 2009

Premio Cairo, vince Marzia Migliora. Ma a qualcuno non sfugge…

 

di

Marzia Migliora - Pier Paolo Pasolini
Il comunicato è regolare, nulla da eccepire: “È Marzia Migliora, 37 anni, la vincitrice della 10° edizione del Premio Cairo, la manifestazione legata al mensile Arte, promossa dall’editore Urbano Cairo a sostegno della giovane arte”.
La giuria, composta da Daniela Clerici (direttore di Arte), Cristiana Collu (Direttrice MAN di Nuoro), Gianfranco Maraniello (direttore di MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna), Marco Meneguzzo (curatore e docente all’Accademia di Brera di Milano), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente Fondazione Sandretto di Torino) e Stefano Zecchi (scrittore e consigliere d’amministrazione del Maxxi), ha infatti scelto l’artista alessandrina nella shortlist di venti finalisti. Che comprendeva anche Alterazioni Video, Mattia Barbieri, Marco Bongiorni, Rossana Buremi, Valerio Carrubba, Antonio Cataldo e Mariagiovanna Nuzzi, Paolo Cirio, Raffaella Crispino, Tamara Ferioli, Maddalena Fragnito De Giorgio, Alice Guareschi, Sara Magni, Annalisa Pirovano, Gianni Politi, Luca Pozzi, Pietro Ruffo, Francesco Simeti, Federico Spadoni, Lamberto Teotino.
Tutto bene, bella location – alla Triennale di Milano -, gran buffet, hostess piacevoli. Finchè… Finchè, all’annuncio della vincitrice, dal pubblico si leva potente la voce di Guido Cabib, boss della galleria romana Changing Role: “Ma no! L’opera di Marzia Migliora è un’opera già vista! Lo scorso anno era nello stand di Lia Rumma durante la fiera a Roma, ed il regolamento del premio impone una nuova opera!”.
Imbarazzo generale, qualche fischio, seguito da raccontino – senza sorrisi – di come è nata l’opera da parte della Migliora.
Morale? Beh, in rete si possono facilmente trovare immagini dell’opera vincitrice, e anche di quella presente allo stand Rumma alla fiera romana. Ma magari le luci erano posizionate diversamente…

[exibart]

68 Commenti

  1. E’ quella della foto l’opera premiata? Siamo caduti proprio nel più mero, stucchevole e anacronistico concettuale. Quanto di meno contemporaneo potessero scegliere.
    Evidentemente i nuovi foraggiatori della rivista hanno il loro peso!
    Siamo nel 21° secolo, certa roba non può più definirsi arte contemporanea, quelle quattro scritte sono proprio un soporifero “dejà vù”!

  2. Non so chi sia l’autore dell’articolo ma a quanto ne so il Premio Cairo si è svolto come ogni anno alla Permanente, in via Turati, c’era scritto pure sull’invito.
    Capisco l’amarezza di chi scrive nel constatare di come piova sempre sul bagnato e che vincano sempre gli artisti legati a gallerie potenti anche se l’opera non è un granchè. Il problema è che manca la materia prima. I giovani artisti italiani non hanno più nulla da dire.

  3. E per la cronaca: l’artista in questione ha una personale a palazzo Reale a milano proprio in questi giorni e il curatore del Cairo e’ Lo stesso Che stranamente Le aveva curato una mostra ad agosto(due mesi fa)….
    P.s. Il premio e’ rivolto ai Giovani artisti: Marzia migliora classe 1972……

  4. Sempre gli stessi giudici e curatori, Marziani che è anche al Celeste, Re Rebaudengo che è anche al Cairo, poi il P. Arte che è sempre di Cairo e infatti il pesso sandrettiano si fa sentire ovunque.
    Meglio puntare su altri concorsi minori come Artelaguna e il neonato Premio Combat, almeno c’è gente nuova!

  5. l’arte èilluogo migliore per reciclarsi, e la migliora lo sa molto bene. ocme sa molto bene il modo giusto per corrompere tutti intorno a lei con i suoi falsi sorrisetti da perfida ingenua. solo amicizie mirate coltiva questa signora (poichè giovane non lo è più nonstante vogliano farci credere che questi premi sono per giovani artisti, amicizie che possano aprire delle porte ben specifiche.
    questo premio non lo merita, questa è la verità, se le regole parlano chiaro, il premio ndrà a qualcun altro. magari per una volta si facesse un pò di giustizia

  6. …forse si è perso il vero concetto dell’arte! osservando quest’opera vincitrice del Premio Cairo, mi sembra che non sia la migliore, forse in questo periodo si premia in tutti i concorsi d’arte il nome, non il contenuto dell’opera in questione…speriamo che le commissioni giudicatrici si rivedono un po, perchè mi sembra che ci sono forti lacune nel giudicare le opere e spesso non riescono a scoprire talenti nuovi(che ci sono).

  7. Mi sembra opportuno portare un po’ di chiarezza in quanto accaduto al Premio Cairo l’altra sera durante la premiazione.
    Ho sempre seguito con attenzione e piacere il lavoro della Migliora in questi ultimi anni apprezzandone l’estetica e la poetica dei contenuti e del linguaggio.
    Quando ho visto il suo lavoro esposto nello stand della galleria Lia Rumma,a Palazzo Venezia durante la fiera “The Road To Contemporary Art” , a pochi passi dal mio ,ne sono rimasto favorevolmente colpito ; Pasolini è stato un artista che ha fatto della sua onestà intellettuale il fulcro della sua vita e della sua arte .
    Quando scelgo di promuovere un giovane artista (la faccio dal 1993),cerco sempre di verificare se il suo lavoro rispecchia la sua onestà intellettuale,è per me essenziale che sia lui il primo a crederci ed io il secondo,come potrei altrimenti presentare al pubblico un artista che non crede in ciò che fa,mi sentirei un disonesto.
    Ora quando mi sono recato alla Permanente ed ho notato che l’opera di Marzia Migliora ,che avevo apprezzato precedentemente ,era tra i 20 finalisti, ho verificato con gli artisti che erano presenti quale era il regolamento del Premio e ci sono rimasto di stucco.
    Mi è stato addirittura riferito da un artista selezionato,Gianni Politi,che lo stesso durante l’allestimento,aveva riferito al curatore del Premio,Marco Pierini,che l’opera non era ,come da regolamento, prodotta appositamente per il Premio Cairo,e che il Pierini aveva risposto laconicamente che “…si ,lo sapeva ma era stata esposta ad una fiera per cinque soli giorni…”!
    Gli schiaffi in faccia erano diventati troppi e troppo arroganti,nei confronti innanzitutto dei 19 Artisti che avevano impegnato la loro energia intellettuale nel produrre una nuova Opera proprio per il Premio,accompagnandola inoltre come richiesto dal regolamento con un opera non inedita.
    All’atto della proclamazione ho reagito,non contro il Premio,ma contro la disonestà intellettuale di un artista che avevo apprezzato sino a quel momento convinto che il suo lavoro fosse frutto di una sua limpida e trasparente capacità artistica,cosa che attraverso il suo comportamento nella partecipazione al premio si è svelato al contrario!
    Pasolini non ha mai usato trucchetti per mostrare la sua arte , è sempre stato un puro ,credeva e lottava,la sua faccia non si è mai sporcata ,la sua vita e la sua morte sono state lo specchio della sua arte.
    Non grido allo scandalo sul sistema del premio (tralatro in questo caso non mi sembra che la colpa sia dell’ignaro promotore) ,non mi interessano gli inciuci da bottega sui premi in Italia e vi assicuro che quella sera ne ho sentiti tanti, (pare che l’opera in oggetto sia stata venduta durante la fiera a noti collezionisti romani…..quindi non inedita ma edizione già edita;vedi il sito della Galleria di riferimento) ma rabbrividisco al pensiero che un artista ci possa prendere in giro così spudoratamente !
    Credo fortemente nella morale che sta alla base del lavoro di un artista e continuerò per la mia strada insieme agli Artisti che credono e lottano per ciò che creano,per le emozioni che sanno regalarci .
    Guido Cabib

  8. vergogna!
    ormai si prende come dato di fatto che il pubblico e’ rinco …
    si parla di quanto merceficano gli artisti, ma dei curatori che stanno solo dietro ai soldi e con zero credibilita’ e professionalita’non parla nessuno. io ti do i quadri, tu scrivi due cavolate sul catalogo senza neanche vedere le opere, ci scriviamo ‘a cura di’ eanche se non hai fatto una mazza… giustificano tutto peggio di sgarbi, sono dei sofisti che parlano dietro compenso

  9. Per mirko.
    Ho fatto un giro al Premio Combat che dicevi e che non conoscevo. A parte il fatto che devi pagare 50 euro per iscriverti (sic!), la giuria mi sembra a livello di un Board da riunione di condominio. Non credo che ne uscirà nulla di buono, ma attendo. Con l’uso della parola Combat mi sarei aspettato progettualmente qualcosa di più … combattivo.

  10. finalmente è venuta a galla la disonestà intellettuale della migliora.
    e questo è solo l’inizio, basta scavare un pò in profondità e ne verranno fuori delle belle.

  11. alla fine mi sembra carino sto premio combat. Almeno non sarà una buffonata farsesca come gli altri premi in giro, dove vincono sempre gli stessi quattro raccomandati.E poi basta co ste installazioni sensa senso, la pittura è sempre la pittura, no?

  12. FORSE SONO IO CHE SBAGLIO..
    MA QUI NON SI.. MIGLIORA MAI.

    PRIMA IL PREMIO CAIRO ERA DA SFIGATI ..ORA
    IN MANO A PASTICCIONI.. MA DI CHE PREMIO E DI QUANTI SOLDI SI PARLA..??
    CHE FACCIANO UNA RIVISTA PIU DECENTE .. E CHIUDANO STO PREMIO INUTILE.

  13. sinceramente sul terna non trovo grossi scandali…
    le opere vincitrice e selezionate per il catalogo mi sembrano tutte di grande qualità.
    che sia la stessa gente si sa, è un mondo piccolo quello dell’ arte.
    lo scandalo è l’ arroganza e la prova di forza di certi meschini personaggi, moralmente piccoli piccoli.

  14. Fare la pubblicità su ARTE costa molto. Figuriamoci far vincere il premio indetto dall’editore di ARTE. L’opera vincitrice, diciamolo chiaramente, è di una vuotezza colossale!!! Il pensiero e la forza intellettuale di Pasolini non si discute e già un artista, anzi un grande Maestro, si è occupato di tradurlo attraverso il più nobile tra i linguaggi artistici, la pittura. Sto parlando – lo dico per quei giovani artistucoli concettuali finto impegnati gran furboni – di Renzo Vespignani. Andate a vedere il ciclo “Come mosche nel miele” e poi potrete capire meglio la povertà di quest’opera fatta con microsoft word utilizzando il carattere Garamond…

  15. Per fortuna ci sono ancore persone pure e schiette, come il gallerista Guido Gabib che vive con estrema poesia e sincerità l’arte.

    Grazie Guido!!!

    Mi permetto umilmente di parafrasare Pierpaolo Pasolini per descrivere con frasi del poeta ciò che questa storia del Premio Cairo ha messo in luce.

    La prima la dedico con affetto a te….
    “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!”
    (Pierpaolo Pasolini)

    La seconda frase mi sembra appropriata per i giurati del Premio Cairo…
    “Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia”.
    (Pierpaolo Pasolini)

    L’ultima la suggerirei a M. Migliora come prossimo lavoro…
    Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
    (Pierpaolo Pasolini)

  16. Per fortuna in questo paese ci sono ancora persone pure e schiette, che vivono l’arte con estrema sincerità e passione, come il gallerista Guido Cabib.

    Grazie Guido!!!

    Mi permetto umilmente di parafrasare Pierpaolo Pasolini per descrivere con frasi del poeta ciò che questa storia del Premio Cairo ha messo in luce.

    La prima la dedico con affetto a te….
    “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!”
    (Pierpaolo Pasolini)

    La seconda frase mi sembra appropriata per i giurati del Premio Cairo…
    “Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia”.
    (Pierpaolo Pasolini)

    L’ultima la suggerirei a M. Migliora come prossimo lavoro…
    Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
    (Pierpaolo Pasolini)

  17. che brutta figura!!!!
    già la selezione, faceva schifo, ma d’altronde non ci si poteva certo aspettare dell’obiettività da parte di un Marziani che va in giro a decretare la fine del pitturame!
    peccato!! avevo un legame e una speranza del giornale Arte, ma vedo che anche lui si è fatto comprare e a questo punto, dovrebbe anche cambiare nome!

  18. PREMIO MORLOTTI 2007

    Dal bando:

    […] Per essere ammesse alla selezione finale, le opere non dovranno essere di misura inferiore ai 50 cm di altezza per 50 cm di larghezza, né superiori ai 150 cm di altezza per 120 cm di larghezza. […]

    Opera vincitrice:

    L. M.
    Campo Matto I°, 2006-07,
    olio e collage fotografico
    su tavola,
    140 x 140 cm

    Fonte:

    http://www.premiomorlotti.it/introduzione2007.htm

  19. se marzia migliora fosse onesta rinuncerebbe al premio, almeno per correttezza nei confronti degli altri artisti.

    dimenticavo:correttezza. parola sconosciuta alla migliora.

  20. Non capisco dove si possa trovare il pregio di questa opera. Non c’è intelligenza, non novità formale, non invenzione, non fascino, non abilità di esecuzione, non cultura e neppure originalità…dunque quale profondo messaggio culturale, politico o estetico racchiude ?. O siamo giunti al punto che il cretinismo è un valore significante, sintesi rappresentativa del nostro tempo?Vorrei una risposta. Grazie.

  21. Tanto di cappella.. o si dice cappello? insomma quella cosa lì, agli egregi direttori e curatori, cappelle per le hostess e il gran buffet, per il vernissage e le luci di madamoiselle Migliora.
    Pier Paolo Pasolini fuori dal contest a gustarsi le capelle. E siamo sempre in pericolo.
    Tanto di cappella!

  22. l’onestà intellettuale oggi è poco meno che utopia, sottoscrivo in pieno rompolo, quella della migliora non è neanche una citazione, è un assemblaggio di lettere che pasolini non lo sfiora neanche (le manca l’anima per farlo)

  23. Innanzitutto grazie a Guido Cabib e alla sua forza ed onestà intellettuale. Ero presente in mezzo alla bolgia è ho percepito forte e bene la sua ira ed indignazione, complimenti. Ora penso sia compito di tutti gli artisti coinvolti a questa edizione di fare gruppo e richiedere l’annullamento del Premio per palese violazione del regolamento.
    Loro hanno lavorato onestamente ed e’ giusto che vengano rispettati il loro impegno e la loro serietà, a loro volta segno di rispetto per il Premio. Invece hanno premiato chi, senza ritegno, ha ignorato e calpestato la dignità del Premio.

  24. Colpa è anche degli artisti che non si fanno rispettare!
    Ogni volta lo prendono nel… !
    gli artisti dovevano chiedere immediatamente spiegazioni per farsi rispettare dall’organizzazione.
    Se no si reagisce, sti **** dell’arte continueranno a fare quello che vogliono e come vogliono.

    Vanno denunciati!!

    In altri ambiti lavorativi se si verifica una cosa del genere si viene RADIATI dall’albo e dal continuare a svolgere la professione! Ora dovrebbero radiare l’artista, la galleria e chi della commissione ha accettato il lavoro edito a partecipare al concorso.
    L’artista non dovrebbe più esporre nelle varie mostre pubbliche e nelle fiere… la galleria idem e i responsabili al contollo delle opere essere radiati a svolgere lavori in ambito artistico, soprattutto chi di loro ha delle cariche pubbliche in musei.

  25. Non sono sicuro che le parole di tutti coloro che criticano il lavoro della Migliora non siano dettate da un (sano) nonché (umano) sentimento di invidia per il suo successo…

  26. Regolamento premio pagine bianche d’autore:

    3.È possibile partecipare per più di una regione?

    No, è possibile concorrere per una sola regione, come da regolamento (art.2): quella in cui si è nati, quella in cui si risiede o quella in cui si lavora.

    Vincitore regione marche anno 2009???????
    nato a san marino, residente in emilia romagna….

  27. Che BOLLA questa dei concorsi “ararara” che non fanno bene tanto agli artisti quanto agli organizzatori, giurie…al sistema arte italiano.

    Un grande uomo, Leonardo Sciascia, definì una categoria di uomini così: senza peso, senza parola, boriosi e bugiardi.
    Sottolineerei bugiardi!

    Dignità e onestà!
    Stima e rispetto per Guido Cabib!

  28. ci mancava il commento patetico, per non dire parac… del francesco (italia).
    dai lascia perdere con ste leccate. che tu sei in una posizione delicata poichè sappiamo chi sei e con chi stai.

  29. Gentile sig. Francesco,
    al di là di chi discute l’opera della Milgiora se buono o no… il punto è che non doveva partecipare con quel lavoro in quanto non inedito, come richiesto dal regolamento del premio Cairo.

  30. SIGNORI SVEGLIA!

    Il regolamento non è che non ammetta al premio opere che non siano INEDITE, ma ancor peggio il regolamento RICHIEDE OPERE APPOSITAMENTE CREATE PER IL PREMIO CAIRO, se sei furbo usi un’opera mai esposta, se non sei furbo, come in questo caso, ed utilizzi un’opera GIA’ ESPOSTA, la tua opera E’ DA ESCLUDERE DAL CONCORSO, se poi la tua opera vince, IL CONCORSO DIVENTA UNA TRUFFA, OVVERO PERSEGUIBILE PENALMENTE.
    URBANO CAIRO è il caso di RITIRARE IL PRIMO PREMIO o succede un casino.
    TRATTASI DI TRUFFA.

  31. bravissima Marta, questa si chiama truffa! chissenefrega del lavoro in sè, bello o brutto che sia, è una questione di regole.
    questo premio è da non considerarsi valido.
    e l’artista non è giustificabile poichè sapeva bene che il lavoro era già esistente…ci ha provato gli è andata male ora però va punita.
    mai più concorsi nè mostre pubbliche. questo sì che sarebbe un bell’esempio per tutti quelli che con rispetto e onestà partecipano ai concorsi.

  32. Una Redazione come quella di Exibart dovrebbe tutelare gli interessi dei suoi utenti, molti dei quali oggi coinvolti in questa Truffa con la T maiuscola, intervenendo personalmente e richiedendo al Sig.Cairo una spiegazione ufficiale, sia per la trasparenza del Sistema, sia per la credibilità del suo premio.
    Senza considerare che molti degli artisti partecipanti al premio hanno investito diverse migliaia di euro per la produzione delle opere.

    Nulla quaestio a livello legale sui favoritismi per amicizie o conoscenze, ma quando si sfocia nella lesione di un diritto riportato in un regolamento – presentazione di un’ OPERA REALIZZATA APPOSITAMENTE PER IL CONCORSO, e non semplicemente INEDITA – il ritiro del premio è il minimo.

    Tutti i coinvolti sono in attesa di sviluppi.

  33. alla redazione di Arte Mondadori:

    Gentile redazione, in qualità innanzitutto di appassionato d’arte, spettatore da diversi anni del Vostro concorso Premio Cairo e professionista nel settore, ritengo si sia compiuta una grossa scorrettezza all’ultima edizione del suddetto concorso, lo scorso giovedì sera 22 ottobre durante la premiazione, che lo ha delegittimato gravemente. E’ stata premiata un’opera che ha palesemente violato la norma principale del regolamento, quella che richiede la sua realizzazione “ad hoc” e non il riciclo di un’opera preesistenete e già esposta pubblicamente anche solo per pochi giorni. Spero stiate valutando l’opportunità di rivedere questa decisione e di prendere i dovuti provvedimenti al riguardo. Cordialmente

    Alessandro Trabucco
    curatore

  34. Bologna
    ZimmerFrei si aggiudica il Premio Nuove Arti, ma il bando era per artisti al di sotto dei 35 anni, compresi tutti i componenti dei gruppi partecipanti.

    È stato assegnato al collettivo ZimmerFrei premio del Concorso Nuove Arti, promosso dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna e dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
    Fra i 28 progetti artistici pervenuti, la giuria, composta da Gianfranco Maraniello, Marco Roccetti ed Eva Marisaldi,
    Il premio consiste in un contributo in denaro di € 25.000 che servirà a coprire le spese di realizzazione del progetto, da completarsi non oltre il 30 giugno 2011.

  35. ma che vi lamentate…permettete a questa gente di fare il bello e il cattivo tempo dei galleristi, dei curatori e infine degli artisti.

    Quelli che ci rimettono di più sono gli artisti e i collezionisti che si ritroveranno di aver comprato quel quadro di quell’artista che ha vinto di su e di giù…e che poi non se lo filerà nessuno nel sistema arte europeo e globale.
    Per fortuna questo non vale per tutti gli artisti che si ritrovano tra i finalisti o tra i vincitori!

    Sia certe gallerie che certi artisti stanno perdendo di credibilità, professionalità e rispetto!

    Perchè?????

    L’Italia ha una storia e una tradizione artistica che va rispettata onestamente.

  36. ma che a trabucco ma mica mica non te l ha data che te rode cosi ????
    una tantum vince qualcuno che merita e arriva il paladino delle regole.
    a trabù?ma n fai il curatore?e ch cerchi forse pubblicità perchè conti poco o nulla?
    può essere

  37. Alessandro Trabucco non conta, è troppo impegnato ad Essere per perdere tempo con il contare…lui fa, non delega. In un mondo sciasciano Trabucco è un uomo…vero mezzi uomini?

  38. allora anche per i concorsi, indipendente dalla bravura o meno di chi vince, vale il motto di Giolitti, adeguato al tema?

    “la legge si applica ai nemici, per gli amici si interpreta”

    ovvero

    “il regolamento si applica ai nemici, per gli amici si interpreta”

    Io questa la chiamo presa per i fondelli

  39. credo che l’ errore sia fare pubblicità alla vincitrice. Dico ma non potevate uscire prima della premiazione e dire che l’opera non era inedita ? Ora che ha vinto la migliora (da non leggere il migliore) scatta il caos. Artisti sfigati e perdenti, curatori disoccupati ecc. ecc. tutti a colpire il premio cairo. Sembra di vedere il festival di sanremo un basso livello di vinti contro i vincitori. La Migliora che, nel bene o nel male, è diventata popolare e tutti gli altri in fila a criticare e a farsi pubblicità. Basta, lo dice uno che è contro ogni tipo di concorso . Le opere d’arte vanno vendute, solo in questo modo il dipinto o la scultura è stata capita. I concorsi ? roba da illusi.

  40. Salve, su Artimes.it ho letto: Colpo di scena al Premio Cairo. Il vincitore è Pietro Ruffo, non più Marzia Migliora

    Giustizia è fatta

  41. ..finalmente un minimo barlume di giustizia.

    Le parole sono tante ma il fare arte non è per tutti.
    Grazie Cabib.

    Viva la pittura!!!!

  42. Peggio delle jene! Chi ha curato sta’ buffonata lo sapeva benissino che il lavoro di Migliora non era nuovo,gli è stato proposto di partecipare a prescindere, vista la mediocrita’dei partecipanti e vi assicuro che neppure ci voleva andare a sto’ cazzo di premio Cairo.Cmq,prima di iniziare a lapidare qualcuno informatevi meglio.

  43. Onore al PREMIO CAIRO,
    Lodi a Chi promuove e si occupa di contemporaneo.
    Che la Marzia fosse la predestinata, non vi era DUBBIO ALCUNO, vedasi il percorso e l’anagrafica.In sede di accettazione il lavoro doveva comunque essere filtrato.
    Per non creare false aspettative non sarebbe il caso di assegnare un premio ad una figura contemporanea già affermata (nel ns. caso la Marzia)ed una serena giuria (e magari una piccola percentuale di valutazione potrebbe arrivare anche dal pubblico) si potrebbe esprimere sul lavoro di bravi e talentuosi emergenti.
    Felice arte a tutti!

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