20 gennaio 2004

Prima copiano e poi ci censurano, storia d’ordinaria editoria

 

di

Sul numero di dicembre 2003 della rivista mensile NextExit compare una inchiesta sulla freepress d’arte. Sfogliamo la rivista con l’idea di vedere cosa sia stato scritto su Exibart.onpaper, prima freepress d’arte nata in Italia. Ma nell’articolo a firma di Giovanni Bai nessuna traccia di Exibart.onpaper. Si parla di Artshow (una pubblicazione freepress, sì, ma molto free e davvero poco press), di qualche esperienza locale milanese, del nuovo Makadam (un bell’esperimento di giornale fatto con le foto dei videofonini) e addirittura dei generalisti Metro, Leggo e City commentandoli con un laconico “non si occupano solitamente di arte”.
Il lettore non malizioso penserà che i poveri redattori di NextExit semplicemente non ci conoscano. Ed è una valutazione che abbiamo ponderato anche noi, finché non ci siamo ricordati che sullo stesso NextExit solo due mesi prima era uscita una segnalazione di scuse che quel giornale rivolgeva ad Exibart per avervi copiato un articolo. E proprio in quel frangente, in uno scambio di e-mail tra la nostra redazione e quella di NextExit, quest’ultima ci confessava candidamente e senza vergogna che “non è la prima volta, noi prendiamo sempre spunto da Exibart…”
Insomma prima utilizzano Exibart a mò di agenzia di stampa scopiazzandone i contenuti, poi tentano di far credere ai loro lettori che il nostro giornale non sia mai esistito. Un giornalismo ad alto tasso di professionalità; un esempio di correttezza nei confronti di quei (speriamo pochi) lettori che hanno pagato il giornale in edicola.
L’articolo, come dicevamo, era firmato da Giovanni Bai, attempato videoartista che sino a qualche mese fa collaborava al sito Art&job. Il sito ha chiuso da Settembre, non possiamo che augurare medesima sorte a NextExit.
Intanto invitiamo tutti i lettori che frequentano le edicole a stare accorti. Ed a scegliere con oculatezza cosa comprare. Per evitare di essere persi per i fondelli.

[exibart]

17 Commenti

  1. tutto bene fino agli ultimi due capoversi dell’articolo: “attempato videoartista”…è una discriminante esser attempato nell’ambito della videoarte? Io non credo, perchè avrei alcuni esempi proprio per quel genere di espressione che hanno visto nascere la videoarte e ne sono ancora gli interpreti più convincenti e brillanti (il fortissimo Gianni Toti, uno su tutti, è uno splendido ottantenne!). O forse è l’esser attempati che non garantisce tanto credito e forse pregiudica una certa corretta condotta? Saranno opinioni ma io avrei qualche riserva in merito. E poi l’ultimo capoverso: dall’idea che mi son fatta su exibart ritengo che si tratti di una buona rivista e che abbia anche tanti fedeli estimatori, perciò credo che sia una piccola caduta di stile l'”augurio” espresso in finale. Credo che lo stile sia, in un panorama piuttosto vasto, qualcosa che faccia la differenza.

  2. sono d’accordo con edinaaltara.
    avete ragione a lamentarmi ma non capisco perchè dovete sempre essere così “pesanti” con gli avversari, in fondo ognuno ha le sue colpe in un modo o nell’altro…

  3. oh mamma come sono cattivi!!! propongo il premio checca isterica ex aequo a chi ha scritto l’articolo e a chi lo ha messo in rete…

  4. E questa la chiamate una notizia? E l’atto in sè “CENSURA”!!! Ma perfavore!!! Non siete stati citati, e questa può essere una scelta editoriale: mica voi fate passare tutto ciò che vi viene segnalato…
    Per il resto, ciò che avete riportato non è verificabile e appare piuttosto pretestuoso.
    Scivolata di stile e figuraccia per exib.

  5. scusate mi diverto troppo!
    Vorrei dedicare questa battaglia a Giovanni, che dice e scrive quello che pensa con l’irriverenza dei suoi 17 anni,
    ad Exibart che ha invitato a collaborare più volte non solo alcuni nostri redattori, ma anche i loro pseudonimi, 🙂
    a chi è talmente ubriaco (di sé o di saké) da non distinguere una battuta da una ammissione di colpa,
    a chi si fa bello con le mezze verità
    al “piccolo mondo antico” – che il suo editore lo conservi sempre – che ci fa venire voglia di essere tanto diversi….

  6. cara ubaldi, visto che vuole essere diversa lo sia perdavvero. e dunque la pianti di copiare. anche sull’ultimo numero del suo singolare ircocervo editoriale miei redattori mi segnalano intere frasi e spunti continui prelevati da exibart e da random, specialmente nella rubrica index.art.
    la facciamo finita? non mi aveva detto che copiavate, poverini, solo d’estate perché in redazione c’erano gli stagisti?
    tra il delirio del suo commento poi riesco a intravedere un’accusa secondo cui exibart avrebbe cercato di sottrarre dei redattori a nextexit. ma di chi parla? ma faccia i nomi. ma come è possibile? ma non si ricorda che quando questo suo bizzarro esperimento editoraile ha preso il via, tutti i redattori ‘artistici’ sono stati presi da exibart grazie alla mediazione di gianluca marziani? non si rende conto che gli unici articoli degni di questo nome usciti nella sua rivista sono stati firmati da maria cristina bastante e valentina tanni?
    cara ubaldi, inizi a lavorare con serietà, abnegazione e professionalità se vuole portare avanti questo progetto. e se proprio non ce la fa scelga: o chiudere (caldamente consigliato) o continuare a prendere contenuti da exibart, ma a pagamento! vuole le tariffe?

  7. TONELLI: “utenti, utenti, la ubaldi mi copia e mi ruba le firme (?)”.
    UBALDI: “utenti, utenti, tonelli mi insulta. non mi interessano le sue parole, ma gli rispondo”.
    CONCLUSIONE: speriamo che in Italia ci si decida presto ad aprire qualche asilo per adulti.

  8. Caro anonimo, copiare non è solo segno di mancanza di idee, ma anche di disonestà.

    PS. E speriamo che aprano tra le altre anche un centro per chi ha crisi di identità e non firma quello che scrive.

  9. Carolina Lio scrive:

    PS. E speriamo che aprano tra le altre anche un centro per chi ha crisi di identità e non firma quello che scrive.

    ehy, Carolina!!!
    Da ciò che leggo in giro scritto di tuo pugno mi sembri piuttosto ingenua, se non ti viene alcun dubbio e solo complimenti per questo portale! Non hai mai pensato che se passano commenti “anonimi” è perchè fa comodo quì dentro? Ti posso assicurare che spesso non passano neanche quelli firmati, se ciò non aggrada… e non perchè siano offensivi: solo perchè sono veri! eh, eh!

    La verita…

  10. Lodo quello che mi piace, critico quello che diprezzo e i dubbi li lascio nella testa finchè non si risolvono per una delle due cose, senza trasformarli in critiche pressapochiste e inutili.

    Carolina Lio

  11. MIRACOLOOOOO!!!
    In ritardo ma è stato pubblicato (e tu Carolina sai perchè…)

    Mia cara, se la frase “critiche pressapochiste e inutili” è riferita alle mie, sappi che sono invece documentatissime!!!

    Pressapochiste credo siano le tue, che sentenzi senza conoscere come stanno le cose… ma sò fatti tuoi!!!

    Inutili sì, le mie lo sono, e me ne sono accorto da tempo: perchè esistono persone cieche o che non vogliono guardare in faccia alle cose… se arrivano a dire che questo portale è fuori dall’ipocrisia del sistema dell’arte!!!

    Buongiornooooo!!!

  12. Ho visto che hai usato il guestbook del mio sito personale per scagliare altre accuse contro ExibArt.

    Il mio sito non è una piazza di discussione, soprattutto quando viene usato per screditare il lavoro di qualcuno. Non posso affermare che ExibArt abbia avuto un comportamento corretto in ogni occasione, ma non posso nemmeno dire il contrario. La mia conoscenza del sito e di chi vi lavora è limitata e posso solo riportare le mie esperienze e opinioni, che sono fino ad ora positive. Non presto mai fede a critiche che non fanno nomi, date e fatti. Se lo facessi avresti pienamente ragione a considerarmi ingenua. Se hai esempi concreti puoi parlarmene e io sarò pronta a ascoltare quello che hai da dire (ti scrivo i miei numeri qui sotto). Finchè arranchi parole a vuoto, non considero per niente i tuoi interventi.

    Carolina Lio
    3404644067 – 051348960

  13. Carolina Lio scrive:

    “Ho visto che hai usato il guestbook del mio sito personale per scagliare altre accuse contro ExibArt.

    Il mio sito non è una piazza di discussione, soprattutto quando viene usato per screditare il lavoro di qualcuno. Non posso affermare che ExibArt abbia avuto un comportamento corretto in ogni occasione, ma non posso nemmeno dire il contrario. La mia conoscenza del sito e di chi vi lavora è limitata e posso solo riportare le mie esperienze e opinioni, che sono fino ad ora positive. Non presto mai fede a critiche che non fanno nomi, date e fatti. Se lo facessi avresti pienamente ragione a considerarmi ingenua. Se hai esempi concreti puoi parlarmene e io sarò pronta a ascoltare quello che hai da dire (ti scrivo i miei numeri qui sotto). Finchè arranchi parole a vuoto, non considero per niente i tuoi interventi.”

    ______________________

    ahi, ahi Carolina! Se confondi il tentativo di un diritto di replica (negato spesso sia sul forum che tra i commenti alle notizie)un’irruzione oltraggiosa nel tuo sito… è fatta.

    Io non credo di aver offeso con quanto ho scritto, il lavoro di nessuno. O fatto accuse a vuoto. Le mie erano delle constatazioni e delle considerazioni su affermazioni fatte sia dal portale che da te. Pubblicamente. Non ho voglia di convincere nessuno. Credo che in questi casi l’esperienza diretta sia più utile di tante parole.

    La “vuotezza” ce l’hai intorno, e ancora non la vedi, non è certo nelle mie “parole arrancate a vuoto”. stop

  14. A proposito di “censura”

    Mi pare esagerato questo sfogo pubblico di vicende private da parte di Exibart. Direi un pò infantile. Soprattutto per chi, come me, vostra lettrice, ha avuto modo di leggere sul vostro forum come non siate allergici alla censura, se riguarda gli altri. Quete cose dispiaciono sempre, chiunque colpiscano, ma d’altra parte anche voi fate scelte di redazione e non pubblicate tutto. La vostra lamentazione ha il sapore di “mossetta pubblicitaria” e di autopromozione, del tipo: “guardate noi come siamo bravi!!! siamo sempre i primi a far tutto e poi ci copiano e ci censurano anche!”

    In un caso che, a me pare, una pura e semplice omissione del nome della vostra testata.

  15. Premetto: non sono un'”amica” di Exibart. Non frequento la Community. Non scrivo messaggi nel forum. Certe volte leggo “sparate” del direttore che mi fanno venire il mal di stomaco. Eppure quest’oggi, sfogliando “Next Exit” da Feltrinelli, ho provato un moto di simpatia per Tonelli.

    Non so se la Ubaldi e i suoi collaboratori abbiano mai copiato articoli pubblicati su Exibart. Sincermante, nemmeno mi interessa saperlo, anche se l’atteggiamento non è dei più corretti.

    Ma credo che l’editoriale pubblicato sull’ultimo numero di “Next Exit” ai danni dell'”anonima Exibart” non sia giornalismo, ma semplicemente ripicca personale.

    Il giornalismo, cara Ubaldi, mi auguro (e voglio crederci) che sia altro, forse quello che fanno – tra errori e fatica (spesso nemmeno retribuita!) – i ragazzi di Exibart, quelli che tu definisci degli scrittori da fanzine, un po’ montati dal fascino della prima volta ad una mostra come recensori.

    Mi spiace, cara “giornalista” Ubaldi, non aver riportato testualmente le tue parole. Ma, dopo aver dato una sfogliata al tuo magazine, mi sono accorta che potevo spendere meglio 6 euro…Tonelli sarà anche un po’ maleducato e sopra le righe. Ma per leggere le sue “sparate” contro le altre testate nessuno paga e, talvolta, ci si diverte.

    Insomma, cara Ubadi, se il tuo interesse sono solo i lettori – come dichiari – potevi evitare il tuo sfogo personale. Umano, ma non professionale. Il lavoro, fatto bene, è la miglior risposta agli attacchi che si reputano ingiusti.

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