26 luglio 2015

Puntare al sud. Altre due fiere nascenti durante Basel Miami: si chiamano “Satellite” e “X contemporary”

 

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New York non basta più? O forse bisogna “scappare” da dove si sono fatte scelte sbagliate? L’errore, in questo caso, è la Select fair, che come vi avevamo raccontato qualche settimana fa – durante Frieze – si era rivelata come un guazzabuglio di croste e performance dal dubbio gusto, con immense file e lamentele all’esterno, con tutti i visitatori dotati di una vip card la sera dell’opening. 
Ora i due creatori Brian Whiteley, e il suo ex socio in affari Matthew Eck, si buttano a Miami: durante la settimana di Art Basel saranno per la prima in Florida anche la nuova Satellite e X Contemporary
Eck sta lavorando con Imagination in Space, una società che ha lanciato mostre pop-up nel Lower East Side di Manhattan, e sta sviluppando un comitato di gallerie e consulenti d’arte indipendenti, per aiutare la direzione curatoriale della fiera all’orientamento. La fiera, sotto il segno del mix delle discipline (ancora!) aprirà il 1 dicembre, in una tensostruttura di Midtown, e gli espositori saranno circa una cinquantina. 
Ma proprio su queste interferenze tra arte, musica, performance, genere per il quale si era creata la scissione tra Eck e Whiteley, pare che “X Contemporary” abbia già messo le mani avanti, promettendo zone separate. 
Vedremo se l’inverno caldo porterà fortuna alle due neonate.
Foto sopra: Il Bass Museum di Miami

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