20 dicembre 2015

Qual è il valore del Natale? Lo raccontano un gruppo numeroso di artisti, e non solo alla Casa delle Letterature di Roma

 

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Tempo di panettoni o tempo di riflessioni? Tempo di generosità o solo di consumo? Famiglia e intimità o ansia da regalo e solitudine? Il Natale, oggi, porta con sé una serie di valori e sensazioni che forse non sono più quelli di molti decenni fa, e non è un caso che diversi artisti, cantanti, poeti, si siano interrogati sullo strano clima che avvolge gli ultimi giorni di dicembre.
Anche la Casa delle Letterature di Roma, torna sul tema con la settima edizione di “NataleNatate” e lo fa con una mostra che apre domani e che coinvolge un gruppo numeroso di artisti – tra cui Claudio Abate, Andrea Aquilanti, Guglielmo Castelli, Bruno Ceccobelli, Bruna Esposito, Davide Monaldi, Marina Paris, Alice Schivardi, Donatella Spaziani, Marco Tirelli, solo per citarne alcuni – e gl scrittori Fulvio Abbate, Fabio Coccetti, Aurelio Picca, Beppe Sebaste, Valeria Viganò, Valentino Zeichen, con l’installazione multimediale di Pietro Marcozzi Rozzi. Intitolata “Di mano in mano”, la mostra a cura di Ida Maria Gaeta, da un’idea di Andrea Fogli e Felice Levini, vedrà anche la partecipazione di una serie di piccoli creativi, ovvero gli alunni del quinto anno di Serena Ciardi e Paola Boso della Scuola Elementare “Regina Margherita” di Roma. Per un passaggio, di mano in mano, di Parole, impronte, segni, passaggi dall’uno all’altro, e viceversa. Un segno di augurio, di continuità. E di dialogo. Lo spirito che dovrebbe essere più forte, del Natale.
Nella foto sopra: Andrea Aquilanti, Quattro Passi, fotografia e pigmenti su plexiglass, 2012

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