14 settembre 2006

Reggio Emilia, anche l’arte mobilitata per indorare la pillola Alta Velocità

 

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L’Alta Velocità – si sa – è una corda piuttosto sensibile per tutti coloro che si trovano a farci i conti. Per cui è meglio fare tutto il possibile per informare la cittadinanza e presentare adeguatamente progetti ed interventi. A Reggio Emilia questo si fa anche grazie all’arte. Con il progetto KM129, frutto della collaborazione tra il Comune, TAV, Cepav uno e Rodano Consortile, nella volontà di valorizzare le opere relative all’Alta Velocità che si inseriscono all’interno di un piano di riqualificazione urbana. Uno spazio espositivo e un laboratorio di attività. Che mette a disposizione del pubblico tutti i progetti di Santiago Calatrava per l’Alta Velocità a Reggio Emilia e quelli di riqualificazione della città, con plastici, tavole, schizzi, proiezioni, immagini riprese dalle web-cam, video e libri. Ma c’è anche una sezione per esposizioni temporanee, con opere di diversi artisti sui temi dell’Alta Velocità e della trasformazione del territorio. L’inaugurazione dell’iniziativa propone una serie di lavori di Natacha AnderesPaesaggio in mutazione il titolo -, incentrati sulla rappresentazione delle periferie metropolitane, in particolar modo dei terrains vagues, “terre di nessuno”, senza identità, di solito situate ai margini delle città dove regna il vuoto, il vago e l’indefinito.


Inaugurazione: venerdì 15 settembre 2006 – ore 18
Dal 15 settembre al 12 novembre 2006
Piazza Camillo Prampolini 1f – Reggio Emilia
Ingresso gratuito
Info: 0522456474 – info@km129.it
Web: www.km129.it


[exibart]

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