Regione Sicilia, una politica integrata per il cinema e l’audiovisivo

Una politica integrata per il cinema e l’audiovisivo in Sicilia. È questa la nuova scommessa lanciata dall’assessore regionale ai Beni culturali Fabio Granata che, nelle scorse settimane, ha presentato in Commissione Cultura un disegno di legge a favore dell’istituzione – attraverso la Sicilia Film Commission – di un Film Fund regionale.
L’obiettivo dichiarato è quello di creare condizioni che possano garantire importanti ricadute in termini occupazionali e di promozione di immagine del territorio siciliano, attraverso una strategia di sostegno alle produzioni cinematografiche e audiovisive che sceglieranno l’isola come set e si avvarrano di maestranze e professionalità tecniche locali.
Fra le tante novità legate a questo progetto vi è l’imminente istituzione di un corso di cinematografia documentaria a Palermo, ai Cantieri Culturali della Zisa, come sede distaccata della Scuola Nazionale di cinema di Roma (già Centro Sperimentale di cinematografia). Il progetto, nato due anni fa su iniziativa della Regione Siciliana e della Filmoteca regionale del Centro del Catalogo, è portato avanti congiuntamente, su fondi europei, dall’Assessorato regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione e dall’Assessorato regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e della Emigrazione, d’intesa con la Scuola Nazionale di cinema e con la collaborazione del Comune di Palermo.
Agli impegni per il futuro fa da sfondo l’attenzione crescente, da parte dell’Assessorato ai Beni culturali, per il cinema come bene culturale. Molte sono state infatti le pellicole restaurate di recente, provenienti dalla Filmoteca regionale, diretta da Alessandro Rais. Gli ultimi film restaurati verranno presentati a maggio nella prestigiosa cornice internazionale del TriBeCa Film Festival di New York. (davide lacagnina)