23 agosto 2004

Rimpasto alla Regione Sicilia, Granata non è più assessore ai Beni Culturali

 

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Fabio GranataSi è così concluso, lo scorso 14 agosto, l’iter di rimpasto che ha stravolto e ricomposto nomine e incarichi del governo regionale siciliano. Il presidente della regione, Totò Cuffaro, ha dovuto cedere alle pressioni provenienti dalla forze politiche, riguardo il peso di UDC e Forza Italia all’interno della giunta. Decisivo è stato l’ultimatum posto dal vice ministro all’agricoltura, Gianfreanco Miccichè, per il quale era ormai una conditio sine qua non l’abbandono dell’interim di Cuffaro all’assessorato all’Agricoltura (conseguente l’elezione al Parlamento europeo di Giuseppe Castiglione), e l’assegnazione dell’incarico a un esponente di Forza Italia.
Dopo una lunga serie di riunioni, querelle e rivendicazioni, Cuffaro, cercando di mediare e di non scontentare nessuno, ha definito e reso nota la nuova squadra.
Tra i nomi soggetti all’improvviso ricambio, anche quello dell’ormai ex-assessore siracusano ai Beni culturali, Fabio Granata (AN), ora passato al Turismo. Il neo-assessore alla cultura è dunque Alessandro Pagano (FI).
Granata, dopo anni di appassionato lavoro, finalizzato al rilancio del sistema culturale siciliano, si dichiara soddisfatto degli obiettivi raggiunti, e spende parole di sentito ringraziamento per i dirigenti generali, il capo gabinetto e i funzionari dei dipartimenti di beni culturali e pubblica istruzione, collaboratori preziosi per l’operazione di rinascita e sviluppo che ha riguardato la Sicilia negli ultimi quattro anni.
A Granata vanno certo molti meriti: gli investimenti per il restauro, l’attenzione per l’archeologia, la valorizzazione degli aspetti culturali storici e tradizionali della Sicilia. Dichiarato è invece il suo scarso interesse per l’arte contemporanea: nonostante gli sforzi per cercare di restituire al contemporaneo un ruolo e un peso all’interno del desolato panorama locale, i risultati si sono rivelati piuttosto deboli e poco significativi.
Adesso, si ricomincia. In attesa di scoprire quali siano i programmi, le intenzioni e la consistenza dei capitoli di spesa che questo nuovo assessorato dedicherà all’arte e alla cultura, alla conservazione e alla produzione, alla storia, e, ci auguriamo, anche alla contemporaneità. (helga marsala)

[exibart]

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