15 marzo 2016

Riqualificazione delle Cavallerizze al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano: un modulo unitario di quasi 2mila metriquadrati di luce!

 

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A Milano, al Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, brillantemente diretto da Fiorenzo Galli, è stato presentato in anteprima stampa il progetto di riqualificazione delle Cavallerizze: un nuovo spazio espositivo che rientra in un più ampio intervento architettonico in corso di valorizzazione delle aree esterne che si affacciano sulla via Olona. 
Il progetto è il frutto di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo insieme al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, ed è stato seguito in tutte le sue fasi di realizzazione dal Segretariato Regionale per la Lombardia (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici). 
Le Cavallerizze, insieme ad altri interventi di riqualificazione già completati all’interno del Museo della Scienza, come la Scala dei Chiostri e lo Studio della Grande Distribuzione in collaborazione con l’artista David Tremlett, sono stati progettati dall’architetto Luca Cipelletti
Il progettista milanese per le Cavallerizze ha ideato un progetto di recupero rigoroso e minimale di valorizzazione dello spazio preesistente, dalle lunette all’orditura del tetto, al sistema delle capriate lignee e in generale all’ordine modulare dell’impianto architettonico, come le ampie finestre ad arco, integrato alla realtà del Museo che sarebbe piaciuto a Franco Albini. 
Cipellletti con la collaborazione con Alberto Pasetti Bombardella, architetto lighting, autore di un sistema di illuminazione customizzato innovativo dal punto di vista conservativo hanno mantenuto e tutelato l’architettura originaria. Sorprendono i moduli Led sospesi nello spazio per gli effetti modulabili, capaci di variare intensità, tonalità di colore e direzionalità concepiti per rispondere alla particolare morfologia degli spazi interamente ingegnerizzati, da vedere più che da raccontare. 
Qui architettura e illuminazione caratterizzano un volume dall’impianto geometrico austero, modulato dalla luce costituito da un percorso lineare che permette di “leggere” anche ai profani l’impianto assiale originale. Incanta il percorso prospettico lungo circa ottanta metri e alto nove, e il rivestimenti con intonaco rigato cementizio, mentre all’esterno la copertura è stata rivestita da pannelli Alucobond antracite: un materiale tecnico resistente costituito da lastre composite in lega di alluminio e da un nucleo termoplastico. 
Il progetto degli impianti valorizza l’assialità longitudinale dell’architettura. L’unico elemento aereo consiste in una trave reticolare (80 metri) rivestita con una rete d’acciaio, che ha la funzione di contenere gli impianti per la distribuzione dell’aria fredda e calda, l’impianto elettrico e la rivelazione antincendio. 
Nella parte centrale, dove prima c’era il vuoto in seguito ai bombardamenti, è stato realizzato uno spazio ampio e polifunzionale. Sono interessanti, a chiusura delle quattro facciate i serramenti rivestiti di bamboo: pannelli facilmente sostituibili, assemblati da un composito di polimero e legno, un materiale ecosostenibile e adatto ad ambienti esterni. Il ritmo alla struttura geometrica è “disegnato” dalla scansione verticale che alterna il bamboo a dei tagli vetrati di 12 centimetri per tutta l’altezza di facciata, che seguono l’andamento degli arcarecci di copertura e dei giunti a pavimento battuto di cemento. Lo spazio austero vive di luce naturale e artificiale, tutti i materiali sono stati scelti per criteri di funzionalità e durata, coniugando l’aspetto pratico e decorativo insieme, nulla è lasciato al caso.
Oltre alla valorizzazione del patrimonio architettonico storico delle Cavallerizze e al restyling del Museo, già icona della cultura progettuale tecnologica, dalle potenzialità ancora tutte da sperimentare, questo nuovo spazio polifunzionale è destinato a diventare un modello di approccio architettonico flessibile in cui funzionalità, innovazione, sostenibilità e sensibilità luministica e spaziale perimetrano nuovi ambienti di luce.
Le Cavallerizze apriranno al pubblico in occasione della XXI Esposizione Internazionale Triennale di Milano, con la mostra “Confluence” che declina il tema “Design after design”, dal 2 aprile al 12 settembre 2016. (Jacqueline Ceresoli)

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