28 settembre 2004

Ritorna dopo trentasei anni il Premio San Fedele per l’arte. Con una formula tutta particolare

 

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L’iniziativa, che si articola attraverso un ciclo di serate in cui i giovani presentano il loro percorso artistico, si conclude con una mostra-concorso a tema, preceduta da una serie di conferenze. Il tema proposto quest’anno? Il corpo.
Grazie al contributo della Fondazione Cariplo, presso la Galleria San Fedele la nuova stagione si apre con un’importante iniziativa sul fronte della promozione dei giovani artisti, ovvero il ‘Premio Arti Visive San Fedele’. Sulla base dell¹esperienza recente e di quella storica del Premio San Fedele, maturata nei primi anni Cinquanta e interrotta nel
1968, nasce così la nuova edizione del concorso d’arte. La formula è semplice e pensata per dare ai giovani la possibilità di un’esperienza che non si esaurisce nella partecipazione a una mostra. Un gruppo di quaranta artisti sono stati selezionati da Andrea Dall’Asta, Angela Madesani e Stefano Pirovano tra le molte candidature pervenute. Saranno gli artisti stessi a presentare le proprie opere durante le dieci serate che si tengono tra settembre e marzo alla Galleria San Fedele alla presenza di un pubblico composto da giornalisti, critici, curatori, collezionisti, galleristi, ma anche amici e appassionati. Nel confronto con il pubblico gli artisti avranno la possibilità di misurarsi e, soprattutto, di approfondire il significato della propria opera.
L’opera vincitrice verrà premiata con un esemplare della statua realizzata nel 1951 da Lucio Fontana appositamente per i vincitori dei concorsi promossi dal Centro Culturale San Fedele e all’artista verrà dedicata una mostra personale negli spazi del Centro Culturale San Fedele.


Per i dettagli del bando, la composizione della giuria, il calendario degli incontri: www.premioartivisivesanfedele.com
Il primo appuntamento è previsto per il 30 settembre presso la Galleria San Fedele alle ore 20,15 presenteranno il loro lavoro Alessandro Abbiati, Filippo Borella, Gianluca Maver, Arianna Veneroni


[exibart]

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