02 gennaio 2004

Roma, Raffarin toglie i sussidi e gli artisti francesi occupano Villa Medici

 

di

intermittentsTempo di vacche magre, magrissime per la Francia. Dopo anni di assistenzialismo a pioggia le cose stanno cambiando, e di molto, per i cugini d’Oltralpe. Soprattutto nel settore della cultura e dello spettacolo, dove a partire dal primo gennaio 2004 sono partite delle misure restrittive volute dal Governo Raffarin, che andranno a ‘peggiorare’ ancor più la situazione nel 2005. Così artisti e creativi si sono mobilitati dandosi il nome di intermittents et precaires e, dopo aver bloccato la scorsa estate lo svolgimento del Festival di Avignone, hanno in questi giorni occupato Villa Medici, “simbolo -hanno dichiarato- dell’eccellenza culturale francese nel mondo“.
Sono una cinquantina tra pittori, scultori, videoartisti, teatranti e musicisti. Chiedono sicurezza, tutele e soprattutto facilità d’acceso al contributo di disoccupazione (l’ambita indemnisation du chômage ormai complicatissima da raggiungere). Ma non considerano che è stato proprio l’eccessivo assistenzialismo ad aver provocato l’appiattimento ed il livellamento in basso dell’arte francese di oggi. Nell’arte visiva e nel cinema ad esempio. Attualmente il precariato è una condizione triste ma inevitabile di tutto il sistema economico, perché non dovrebbe sussistere anche nel mondo dello spettacolo?

[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui