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È l’uomo del momento il poetico ministro dei beni culturali Sandro Bondi: dopo il fuoco di fila a cui è stato sottoposto ieri sera nel salotto di Floris, oggi arriva l’impietosa analisi de Il Sole 24Ore che denuncia come le risorse per la cultura siano tante e varie (quasi 6 miliardi dall’UE per il periodo 2007 – 2013), ma non vengano spese se non nella risibile proporzione del 5%. Intanto, in vista della prossima apertura di Florens 2010, da Firenze si alza l’ormai consueto motivetto: anche i privati facciano la loro parte. E non le solite orecchie da mercante.
Il Maxxi continua ad incantare, dopo lo Stirling Prize Il Manifesto annuncia la consegna di un nuovo premio: quello per il miglior edificio dell’anno assegnato nel corso del World Architecture Festival di Barcellona. Con la progressiva decadenza di Forattini e l’acredine crescente di Vauro, Altan resta il più genuino interprete della satira nostrana: L’Unità ricorda che si apre questa sera a Roma alla Galleria Tricromia una mostra con 103 sue tavole originali.
C’è Tiffany e Tiffany, ed entrambi in qualche modo trattano gioielli. Ma quelli raccontati nel romanzo di Susan Vreeland presentato oggi su La Stampa non sono diamanti: ma lampade in puro stile art noveau. Ecco la storia di Clara Driscoll, anonimo – fino ad oggi – genio anticipatore di una certa idea di design; che creò senza mai firmare alcuni tra i pezzi più ammirati della sua epoca.
Su La Repubblica doveroso coccodrillo per Jack Levine, il “Grosz di New York”, impietoso analista della società del XX secolo, morto a 95 anni. Le sue opere – tra cui i celebri pantagruelici pranzi tra potenti moderni crapuloni – furono e sono apprezzate a 360°: un pezzo entrò per volere di Palo VI nelle collezioni vaticane. Sul Corriere della Sera Pierluigi Panza firma la recensione dell’ultimo “Viaggio sentimentale …” nell’arte firmato da Vittorio Sgarbi. (selezione a cura di francesco sala)
[exibart]











