05 febbraio 2018

Scoperta banda di falsari. Sul mercato opere di Alighiero Boetti e Umberto Boccioni

 

di

Ancora i grandi maestri dell’arte contemporanea, al centro degli interessi dei falsari. Questa volta sono venti le opere finite sotto sequestro e attribuite ad artisti come Amedeo Modigliani, Giacomo Balla, Alighiero Boetti, Umberto Boccioni e Shozo Shimamoto. A effettuare le indagini, coordinate nei diversi filoni dalle Procure della Repubblica di Roma, Ferrara, Terni e Brescia, i militari della Sezione Falsificazione e Arte Contemporanea del Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma. L’operazione ha portato alla denuncia a piede libero di sei persone, indagate per ricettazione e commercializzazione di opere false, le cui quotazioni avrebbero fruttato più di 11 milioni di euro. Le indagini hanno permesso di ricostruire i vari passaggi dell’illecito, dalla falsificazione alla vendita, identificando una rete nella quale compaiono anche mercanti più o meno stimati. A contribuire al buon esito delle indagini, l’Archivio Alighiero Boetti, che ha riconosciuto la falsità di un’opera. Tra le vittime, anche un imprenditore del bresciano, facoltoso collezionista e oggi deceduto. La famiglia, nello stimare il valore del lascito ereditario, si è rivolta ad alcuni intermediari di settore, per tentarne la vendita. Tuttavia, gli accertamenti degli investigatori hanno portato alla scoperta della non autenticità di almeno due opere appartenenti alla collezione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui