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La colombiana Doris Salcedo è la prima artista – fra quelli invitati a proporre un’opera per le ormai famose Unilever Series – ad intervenire direttamente sull’edificio della Turbine Hall, alla Tate Modern gallery di Londra. La sua megainstallazione Shibboleth, che segue quella di Carsten Holler, con gli apprezzatissimi – soprattutto dai bambini – tobogas, piuttosto che riempire lo spazio con una scultura tradizionale, o con un intervento ambientato, consiste in un crepaccio che percorre per tutta la lunghezza il pavimento della sala turbine dell’ex centrale elettrica. L’affascinante intervento elegge il pavimento a nodo focale del progetto, sovvertendo le regole percettive e gli equilibri spaziali della monumentale aula. Un approfondimento monografico della Salcedo è visibile intanto al terzo livello della Tate Modern, nell’ambito del display dal titolo Poetry and Dream.
[exibart]












L’effetto è molto straniante, come vi consglio anche di fare un salto alla whithecube dove al piano superiore c’è un altro suo lavoro che ho trovato stupendo.
Perfettamente d’accordo con te Domenico.
Soprattutto per il piano superiore della White Cube.
Doris Salcedo si lega perfettamente al territorio, al suo territorio.La violenza e la sopraffazione hanno un modo nuovo di esprimersi, al linguaggio dell’arte…il compito di svelarla in ogni luogo;soprattutto nel luogo delle coscenze.
non mi piace ..e non è sicura per le persone..giorno 13 novembre mia madre ci è finita dentro….l’opera d’arte ‘ della Salcedo.
Adesso è in ospedale per ferite gravi alle gambe..spero che la chiudano perchè da ottobre ad oggi già 5 visitatori sono caduti dentro….
se vi sembra arte…….
grande doris, solo 5? che opera! tutti i visitatori dovrebbero rompersi le gambe, l’arte che spakka allora esiste! tua madre ben gli sta, poteva stare a casa borghese vecchia: vai doris spacca costole a tutti, borghesi rinkoglioniti. w i cani morenti e le vecchie madri piangenti!
ma si kilo, augurandoci che la madre sia la tua e tu faccia presto la fine del cane
Oggi il corriere.it riporta la notizia di 15 feriti (fino ad oggi) a causa dell’opera della Salcedo. I visitatori dall’8 ottobre sono stati 850.000.
Incredibile ^__^
Secondo me, il museo, dovrebbe richiedere i danni, a tutti quei furboni, che fingono di farsi male con questa Opera.
Si perche’ se entri in un museo, e ti viene detto, che c’e’ un’opera d’arte, che e’ parte integrante della struttura, tu devi averne riguardo, come ogni altra opera d’arte.
Che piaccia o meno, devi averne il giusto rispetto.
Quindi, chi ci cade, lo equiparo ad una persona, che danneggia un opera d’arte, volutamente o meno.
Se ti appoggi e fai cadere un ceramica antica, e’ anche colpa tua, che non ti sei approntato all’opera, con doveroso rispetto e attenzione.
Sicuramente la maggioranza sono Furboni, in cerca di soldi facili, e quindi bene scoraggiarli, richiedendogli un risarcimento per danneggiamento di opera artistica, e magari vandalismo.