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La prima edizione, lo scorso anno, è stata un successo. E non è un caso che le gallerie partecipanti, per l’edizione 2016 (il 28 e 29 maggio prossimi) siano passate da 18 a 27. Granpalazzo, a Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, è in effetti forse una delle manifestazioni legate al contemporaneo più interessanti nate a Roma negli ultimi mesi, grazie all’inventiva delle galleriste Paola Capata (Monitor), Federica Schiavo, della co-direttrice di Nomas Foundation Ilaria Gianni e del project manager Delfo Durante.
Le intenzioni? Presentare una serie di solo show di artisti che appartengono principalmente alla generazione dei 30-40enni, con un attento programma performativo e in un contesto decisamente differente dagli stand di una qualsiasi fiera.
Insomma, quasi una grande mostra collettiva che – e questo è un altro punto – possa anche gettare una luce ben definita su poetiche, pratiche e possibilità dell’arte più contemporanea.
Ma vediamo, più nel dettaglio, qualche nome. C’è per esempio, in ordine alfabetico, Arcade di Londra con Anna Barham; la parigina Antoine Levi e la milanese Brand New Gallery, stavolta non con un artista statunitense – come da “tradizione” della galleria, ma con il tedesco Paul Czerlitzki. E poi Collicaligreggi, Ellen de Brujne Projects di Amsterdam, Espaivisor di Valencia, Francesca Minini, Frutta, Hester di New York, LaVeronica, Sprovieri, Tiziana Di Caro e anche altre tre italiane decisamente abituate alle fiere internazionali: P420 di Bologna, SpazioA di Pistoia e Zero… Una piccola parte, in attesa di vedere dal vivo come andrà questa nuova puntata che, già sulla carta, è un successo.












