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Un filo d’Arianna guida i turisti alla scoperta della nuova rete museale della provincia di Grosseto. Quaranta strutture tra musei, centri di documentazione, pinacoteche e raccolte d’arte tutte segnalate, lungo il percorso, con una grossa “M” che rappresenta sia il concetto di Museo sia di Maremma come territorio. Nato per favorire la valorizzazione, la conoscenza e la promozione dei musei e dei beni culturali della provincia di Grosseto, il progetto persegue l’obiettivo concreto di mettere progressivamente a sistema le strutture presenti sul territorio, superando la frammentarietà esistente e potenziando la funzione dei musei come strutture culturali di servizio.
“La nostra provincia –dichiara Annarita Bramerini, Assessore alla Cultura della Provincia di Grosseto– dispone di un ricchissimo patrimonio ambientale e culturale che, se adeguatamente valorizzato e inserito nell’ambito di un’offerta integrata, può costituire un’importante opportunità per la promozione del territorio. In questo contesto si inserisce il progetto per la costituzione di una rete provinciale dei musei”.
I 40 musei riuniti in un’unica rete -e sotto una stessa immagine coordinata- interessano in tutto undici Comuni della provincia ed abbracciano contenuti culturali estremamente diversi tra loro: dall’acquario di Grosseto al giardino dei Tarocchi “Niki de Saint-Phalle” di Capalbio, dalla casa museo di Ponticello Amiata di Cinigiano al museo etrusco di Magliano, dal museo archeologico della vite e del vino dei Colli di Maremma alla pinacoteca “Amedeo Modigliani” di Follonica, dall’acquario della laguna di Orbetello alla mostra permanente di cultura ebraica di Pitigliano.
[exibart]











