11 settembre 2009

“Un’arma spuntata? No, un segnale forte”. Ancora polemiche su Start Milano

 

di

Enzo Cannaviello e, a sinistra, Pasquale Leccese
Io penso che il progetto costitutivo di START fosse quello di attirare collezionisti di altre aree territoriali italiane ed europee per cui si cade in contraddizione se una data d’inaugurazione sbagliata ne impedisce poi la sua piena realizzazione”. È Enzo Cannaviello a dare il via ad un botta e risposta che infiamma l’ennesima polemica intorno a Start Milano, opening collettivo delle gallerie meneghine promosso periodicamente dall’omonima associazione, e fin dagli esordi animato – per così dire – da vivaci contrapposizioni di indirizzo.
Stavolta è sulla data ad incentrarsi il distinguo di Cannaviello, spesso portavoce della fronda alla guida di Pasquale Leccese: “Voglio richiamare l’attenzione sulla poca opportunità di inaugurare la nostra manifestazione il 18 di settembre. Purtroppo questa data non solo coincide con quella del Festival della Filosofia a Modena e della Fiera d’Arte di Verona, ma soprattutto con alcune Fiere milanesi di altra natura che, però, fanno riempire gli hotels della nostra città, almeno quelli di classe media, ostacolando il trasferimento a Milano di un buon numero di collezionisti provenienti da altre regioni”.
A stretto giro di email la risposta di Leccese: “Le tue osservazioni sulle date e sui contenuti dell’evento, già discusse in assemblea e votate a maggioranza, quest’anno non trovano fondamento, dato che la settimana della moda inaugura il 23 settembre e termina il 30. […] Aprire a settembre significa dare un segnale forte, in questo momento di vitale importanza”. Eppoi, ricorda Leccese, “il 19 settembre patrociniamo con l’Università Bocconi la tavola rotonda ‘Miracolo a Milano. Oltre la rete delle gallerie’...”. Certo, rispondere alla preoccupazione su una mancanza di apertura oltre Milano con un convegno stramilanese…

[exibart]

7 Commenti

  1. start è uno strumento superato, organizzazione si, ma secondo gl’indirizzi delle varie gallerie. questa è la dimostrazione che realtà come zero e cannaviello non hanno nulla in comune, ed allora perchè stare nello stesso organismo? start oggi è omnicomplessivo, non è sbagliato, semplicemente è inutilizzabile. Direi che ormai si puo definire un ente gerontofilo, un po sonnacchioso e – di fatto – veramente poco cool!!!! noo dai : da galica a shamman, da rubin a mousse che organizza una festa con giangaleazzo visconti, ma che c’azzecca???? ma su…bravi tutti, ma almeno siate sintonici negli obiettivi!

  2. che si apra la stagione è un fatto certamente
    positivo, che la gente sia libera di scegliere dove andare a vedere le mostre anche.
    che le gallerie siano l unico luogo di ricerca a
    milano pure. che dei galleristi ci diano la possibilità di farlo. grazie.
    il cool ,caro mio è
    over… cercatelo in via spiga..

  3. trovo piuttosto sbagliata la scelta di calendario da parte della fiera di Verona, probabilmente se avesse scelto un altro periodo avrebbe potuto avere la partecipazione di almeno una decina di gallerie milanesi in più, con il conseguente indotto di visitatori…il mondo dell’arte milanese non me lo immagino andare a visitare la fiera con Start in corso. Io per esempio coglierò l’occasione per visitare un po’ di colleghi, cosa che non riesco a fare molto normalmente.

  4. e dove sarebbero queste folle di collezionisti di religione ebraica che cambiano i destini del mercato milanese?? il punto è che start è troppo divisa al suo interno da gallerie ormai eccessivamente eterogenee fra loro.

  5. I GALLERISTI IN BOCCONI..
    FINALMENTE.. QUESTO è UN VERO MIRACOLO…
    PENSATE CHE IN TRIENNALE SI FA LA FILA ..
    PER MIKE BUONGIORNO…BUONANIMA..
    FORZA START

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