17 marzo 2018

Vittorio Sgarbi consulente dei Bocs Art di Cosenza. Ma gli artisti lanciano la petizione

 

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Tira una brutta aria su Bocs Art, il progetto di residenze portato avanti dall’associazione I martedì critici, in collaborazione con il Comune di Cosenza che, in questi ultimi tre anni, ha portato sul lungofiume di via Dante Alighieri più di trecento artisti da tutto il mondo. Qualcosa si intuiva già alla presentazione del catalogo tenuta a inizio febbraio, con Alberto Dambruoso a suonare un primo campanello d’allarme. Ed è lo stesso Dambruoso a spiegare tutto dalla sua pagina Facebook, ancora prima della comunicazione degli organi ufficiali, con un commento molto preciso: «Colgo l’occasione per comunicarvi che giunge a conclusione (almeno per l’imminente stagione primaverile di residenze) la mia direzione artistica dei Bocs Art. L’amministrazione comunale di Cosenza mi ha recentemente comunicato che il prossimo curatore delle residenze sarà Vittorio Sgarbi. Manterrò però la direzione artistica del Museo programmando le prossime mostre (almeno altre tre) con gli artisti che hanno partecipato negli ultimi anni alle residenze». 
Più un triste commiato che una nota, almeno così è stata avvertita dai numerosissimi sostenitori dello spirito originale dell’iniziativa che, immediatamente, oltre a esprimere la propria solidarietà attraverso i commenti, hanno fatto partire una petizione su Change.org, rivolta al sindaco Mario Occhiuto, nella quale si dice no alla consulenza di Sgarbi e si chiede il ritorno di Dambruoso. «Quando il marketing legato a un nome famoso, ad una persona che per seguire tutti i suoi incarichi dovrebbe avere il dono dell’ubiquità, prevale sulla serietà e la continuità di un progetto, noi non ci stiamo», si legge nel testo della petizione che, in poco tempo, ha raggiunto quasi 1000 firme. Il focoso critico d’arte, che recentemente abbiamo visto impegnato nella consueta serie di improperi lanciati direttamente dal suo bagno, è una vecchia conoscenza di Cosenza, dove ha esercitato il ruolo di Assessore al Centro Storico, «tracciando il solco dell’abbandono poi seguito anche da chi lo ha sostituito», come riportato da una testata locale. E la città calabrese non deve portare poi così bene a Sgarbi, visto che vi era tornato anche durante l’ultima campagna elettorale, per portare il suo endorsement ai candidati locali di Forza Italia, poi bocciati dagli elettori. Presagio non proprio rassicurante.

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