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È il momento d’oro di Zaha Hadid, star fra le archistar, questa non è una novità. Ma la novità è la sempre più ampia schiera di luoghi dove l’angloirachena è chiamata a lavorare: schiera alla quale ora si aggiunge la Giordania, new entry in un Medioriente da tempo ormai in prima linea sulla ricerca architettonica.
Il progetto appena svelato riguarda un performing arts centre che sorgerà nella capitale Amman, la King Abdullah II House of Culture & Art, dalle linee ispirate alle pietre intagliate e alle formazioni rocciose di Petra. La struttura includerà un auditorium da 1.600 posti, un teatro da 400 posti, un centro educativo e diversi spazi espositivi.
[exibart]














Il solito colonialismo occidentale. Lei, si sa, è una archistar… metà inglese. Senza chador.
E’ semplicemente molto brava. Non puo’ esserlo?
Con o senza chador.Mezza inglese o no.
Lei e’ semplicemente molto brava.
ma è anche sempre molto molto banale!
Una donna, musulmana, certamente non bella, che si fa strada nel mondo tutto maschile dei grandi architetti non può che essere molto brava!!!